Kenya, l’Alta Corte vieta alla polizia l’uso di armi e gas lacrimogeni – .

Kenya, l’Alta Corte vieta alla polizia l’uso di armi e gas lacrimogeni – .
Kenya, l’Alta Corte vieta alla polizia l’uso di armi e gas lacrimogeni – .
Libertà di espressione |

L’Alta Corte del Kenya vietato l’uso di gas lacrimogeni e armi di qualsiasi genere contro i manifestanti, durante le proteste pacifiche. La sentenza, emessa dal giudice Mugure Thande a seguito di un’istanza presentata dall’avvocato Saitabao Ole Kanchory, è stata ritenuta “motivata e non frivola, e che è nell’interesse pubblico che le ordinanze richieste siano concesse”.

Inoltre, il tribunale ha emesso un’ordinanzache vieta alla polizia di commettere esecuzioni extragiudiziali, arresti, rapimenti, detenzioni, molestie, intimidazioni, torture o qualsiasi trattamento crudele, inumano e degradante nei confronti dei manifestanti. Nel corso delle proteste antigovernative dei giorni scorsi, seguite all’attacco al parlamento di Nairobi, sono morte almeno 26 persone e ci sono stati più di 300 feriti, ha riferito la Commissione nazionale per i diritti umani.
“Era necessario che morissero? Se lo chiedono i familiari delle vittime delle proteste contro la legge di bilancio”.

È il titolo del quotidiano The Nation in un articolo in homepage dopo le proteste contro la legge di bilancio, in cui sono morte 26 persone. Ieri si sono registrati altri due decessi, nonostante il presidente William Ruto aveva già annunciato il ritiro del disegno di legge: nuovi manifestanti si sono infatti riversati nelle strade di Nairobi per chiedere, questa volta, le dimissioni del capo dello Stato, affrontare con la crisi più grave da quando ha assunto l’incarico due anni fa. Proteste simili sono state registrate anche in altre città del Paese, tra cui Mombasa, Kisumu e Migori.
La stampa locale sottolinea che il movimento spontaneo, nato soprattutto sui social network contro la decisione del governo di aumentare le tasse, non avrebbe fiducia nell’annuncio di Ruto di ritirare la legge e promuovere vari tagli al bilancio per mantenere le entrate fiscali ai livelli precedenti.

Martedì scorso la Commissione nazionale per i diritti umani (KNCHR) ha avvertito che, dopo aver monitorato le proteste in corso a Nairobi, ha scoperto “una sconvolgente escalation di violazioni dei diritti umani, compreso l’uso eccessivo della forza e gli spari indiscriminati contro i civili da parte della polizia”. Ha denunciato anche la Commissione “un gruppo violento di manifestanti”. La KNCHR ha poi invitato le autorità a “emettere un ordine immediato agli agenti di polizia di porre fine alle uccisioni, ai rapimenti e alle brutalità”.
Dal 2017, il Kenya, uno dei paesi economicamente più avanzati dell’Africa orientale, è scivolato in una crisi economica che ha fatto salire il tasso di disoccupazione tra gli under 25 dal 7% al 13%, Nel 2024 è pari al 12,33%, secondo i dati della Banca Mondiale. Se l’inflazione è stimata intorno al 7%, il tasso di povertà colpisce il 16% della popolazione.

 
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