salpano le navi sottratte ai clan (una porta il nome del fratello del presidente) – .

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salpano le navi sottratte ai clan (una porta il nome del fratello del presidente) – .

Le imbarcazioni sequestrate alla criminalità sono salpate ieri dal porto turistico di Ostia in nome della legalità alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica, accolto da un lungo applauso e da un gruppo di bambini che sventolano il tricolore, ha dato il via all’evento inaugurale della campagna della Lega Navale Italiana “Mare della Legalità”, il progetto nazionale per il biennio 2024 – 2025 che prevede l’utilizzo di venticinque imbarcazioni sequestrate alla criminalità organizzata e affidate dall’autorità giudiziaria all’associazione per lo svolgimento di attività di interesse istituzionale con la promozione del mare, della legalità e dei “nove valori principali della Lega Navale Italiana: ospitalità, competenza, rispetto, lealtà, appartenenza, disponibilità, solidarietà, sostenibilità e amore per il mare.

Il progetto

Sono otto le imbarcazioni che ieri il Presidente Mattarella ha intitolato alle vittime della mafia e del terrorismo che hanno martoriato l’Italia. Una, quella destinata a restare e operare a Ostia, l’ex Eros, da ieri porta il nome di Piersanti Mattarella, il presidente della Regione Sicilia e fratello del Capo dello Stato, assassinato da Cosa Nostra il 6 gennaio 1980 per il suo impegno nella lotta alla mafia. Si tratta di una barca a vela lunga tredici metri che la criminalità organizzata utilizzava nel traffico di migranti e affidata alla presidenza nazionale della Lega navale italiana. Le altre imbarcazioni sono state intitolate ai giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino, al prefetto di Palermo Carlo Alberto dalla Chiesa, al giornalista Peppino Impastato e al capitano di corvetta Natale De Grazia, uccisi mentre indagavano sul traffico di rifiuti tossici via mare. Un’iniziativa dal grande impatto sociale soprattutto per la presenza del Presidente della Repubblica, ieri all’evento al porto turistico per un territorio difficile come Ostia dove i clan, seppur indeboliti, sono ancora presenti, attivi e continuano a far paura. Usura, estorsioni, traffico di armi e droga oltre al controllo e alla gestione di case popolari e di alcune attività imprenditoriali hanno portato il mare di Roma a essere una delle zone della Capitale a più alta densità criminale per la presenza di esponenti affiliati a tutte le mafie storiche, supportati, negli anni, da organizzazioni criminali locali. Dalla Banda della Magliana negli anni ’70 ai clan in lotta tra loro. I Fasciani si allearono con gli Spada e i Triassiani. Tanti episodi di intimidazione, incendi ad esercizi commerciali, colpi di arma da fuoco alle saracinesche dei negozi continuarono anche per via di un silenzio diffuso e di una bassissima propensione alla denuncia. Tutto questo, unito all’inefficienza amministrativa che caratterizza da anni la Decima Municipalità, non ha fatto altro che rafforzare le organizzazioni criminali che si erano impossessate anche di parte dei lidi in concessione. Poi nel 2015 lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Un territorio, insomma, dove i vecchi e i clan emergenti sono ancora presenti e dettano legge. “Mare di Legalità” nasce come programma contenitore di iniziative trasversali ai compiti istituzionali della Lega Navale Italiana, che riguardano la promozione della cultura del mare, l’avviamento allo sport e alla formazione nautica per tutti, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente, con particolare attenzione al coinvolgimento nelle diverse attività associative di giovani e persone con disabilità o in condizioni di disagio sociale ed economico. Una barca sarà utilizzata per la ricerca nelle aree marine protette, un’altra è destinata ai bambini di Save the Children, una terza è a disposizione delle associazioni che si occupano di bambini oncologici, una quarta sarà legata alle attività di Marevivo e su una quinta, solo per fare qualche esempio, viaggeranno bambini di undici periferie a rischio. Tra i presenti all’evento di ieri anche il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Enrico Credendino e il Capo della Polizia Vittorio Pisani.

Moira Di Mario

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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Il Messaggero

 
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