La lunga vertenza sugli impianti sportivi. Consiglio di Stato, vince il Comune – .

La lunga vertenza sugli impianti sportivi. Consiglio di Stato, vince il Comune – .
La lunga vertenza sugli impianti sportivi. Consiglio di Stato, vince il Comune – .

Sulla gestione degli impianti sportivi comunali di Anzola, il Consiglio di Stato, con sentenza di venerdì scorso, ha dato ragione al Comune. È il braccio di ferro, tra il Comune di Anzola (quando era sindaco Giampiero Veronesi) e la Polisportiva Anzola durato diversi anni. La Polisportiva Real Sala Bolognese – che si era inizialmente aggiudicata l’appalto comunale, nella gara poi impugnata dai ‘rivali’ della Polisportiva Anzola – è diventata a tutti gli effetti la legittima gestore degli impianti sportivi. “Sono soddisfatto – commenta Veronesi – perché posso dire che avevamo ragione e che abbiamo combattuto una giusta battaglia legale, che rivendico”. “Nella sentenza – prosegue l’ex sindaco – il Consiglio di Stato ribadisce due volte, che la Società sportiva Anzola era stata invitata per iscritto a partecipare alla gara che dovevamo fare per legge. E invece non ha mai partecipato. Il secondo punto è che la Società sportiva Anzola avrebbe avuto tutto il tempo per impugnare immediatamente il bando di gara. E non ha fatto neanche questo”.

In sostanza l’ex sindaco vuole evidenziare il fatto che, se nessuno avesse partecipato alla gara, la Società Sportiva Anzolese avrebbe potuto ottenere dal Comune le migliori condizioni proprio perché nessuno aveva partecipato e non c’erano alternative. Questa volta, però, ha partecipato la Real Sala Bolognese, che si è aggiudicata la gestione degli impianti sportivi comunali. E la società sportiva anzolese si è autoesclusa. “Resta il fatto – aggiunge Veronesi – che le somme spese, importantissime in termini legali, avrebbero potuto essere eliminate, se solo la Polisportiva Anzolese avesse usato il buon senso. Così facendo, però, il Comune ha dovuto spendere i soldi dei contribuenti come li ha spesi la Polisportiva e, di conseguenza, i suoi iscritti”.

“Altre amministrazioni dell’area metropolitana di Bologna – risponde Ivano Parisini, presidente della Polisportiva Anzolese – di fronte a casi simili al nostro, e con la sentenza del TAR che ha annullato il nuovo bando, mantenendo il vecchio gestore, noi nel caso di Anzola, hanno deciso di non dilapidare ulteriori fondi comunitari per ricorrere al Consiglio di Stato. La trasformazione che stiamo attraversando, soprattutto negli ultimi 12 mesi, ha comportato un aumento dei costi degli impianti (oltre il 40%) a carico delle società sportive presenti nel nostro territorio. territorio. Incrementi che hanno in gran parte eroso la potenza economica delle nostre famiglie sportive anzolesi, senza però avere alcuna compensazione in termini di mantenimento e investimenti”.

Pier Luigi Trombetta

 
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