Prima vittoria in carriera al Tour per Kevin Vauquelin (Arkéa-B&B) che ha vinto con un attacco sui ripidi pendii della salita di S. Luca a Bologna davanti a Jonas Abramhansen (UNO-X) e Quentin Pacher (Groupama-FDJ).
La mossa vincente è arrivata quando Vauquelin ha seguito l’attacco di Nelson Oliveira (Movistar) in compagnia dell’instancabile Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility), maglia a pois e già presente in testa ieri. Il 23enne francese ha staccato i suoi due compagni accelerando durante il secondo passaggio sulla strada per il monastero di San Luca. Ha concluso da solo con un vantaggio di 36 secondi su Abrahamsen, secondo, e di 49 secondi sul connazionale Quentin Pacher (Groupama-FDJ), terzo.
Vauquelin: “Certo, questo è il migliore (vittoria della carriera, 5 in totale -ndr-). Ho avuto tante delusioni in questi mesi, non sono andato bene in allenamento, ho faticato al Tour de Suisse, ho perso i campionati francesi, sia a cronometro che in linea. E ieri ho saltato abbastanza presto, ero un po’ sotto pressione, non avevo molto morale, ma volevo recuperare e alla fine la ruota ha girato abbastanza velocemente. Ci ho creduto, so cogliere le occasioni ed essere un po’ furbo. Sono arrivato al traguardo che sapevo, avevo già fatto la corsa (20° al Giro dell’Emilia 2022 – ndr). Conoscevo la salita a memoria“.
La maglia gialla ha lasciato le spalle di Romain Bardet per appoggiarsi su quelle di Tadej Pogačar, grazie ad un attacco al quale ha risposto solo Jonas Vingegaard. Lo sloveno: “Ho fatto un piccolo attacco in cima all’ultima salita, un po’ per mettermi alla prova, non solo per mettere alla prova gli altri. Vingegaard era direttamente dietro di me, si vede che è in gran forma, sarà interessante. Avrei preferito andarmene da solo.”
È la prima volta dal 1968, dalla doppietta di Charly Grosskost, che le prime due tappe di un Tour de France vengono vinte da un corridore francese.
