Votata la destituzione di un consigliere dell’opposizione, nonostante – secondo quanto chiarito dal gruppo “Uniti per cambiamento Campobello” – siano stati portati atti su normative nazionali e regionali, sentenze della Corte di Cassazione e pareri di incompatibilità. Fu convocata una sessione straordinaria e urgente delle Assise, ma la maggioranza non si presentò. E non lo fecero nemmeno il giorno successivo quando, accertata la mancanza del numero legale, la seduta fu dichiarata nulla. Michele Termini parla di “danno finanziario causato all’ente” e tutta l’opposizione ha chiesto un incontro urgente con il prefetto di Agrigento, Filippo Romano.
“Faremo valere le nostre ragioni e non permetteremo a nessuno di distorcere il consenso popolare – ha scritto Michele Termini, candidato sindaco arrivato terzo nell’ultima e recentissima tornata elettorale -. I cittadini hanno espresso il loro voto liberamente, senza alcuna ingerenza e noi lo faremo rispettare. Ci siamo presentati in consiglio comunale pensando di affrontare la grave crisi idrica e i veri problemi dei cittadini, e invece abbiamo dovuto dibattere e controbattere su un punto surreale, quanto insensato, portato avanti dall’amministrazione e dalla maggioranza”.
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“Il 25 giugno, al termine del primo consiglio comunale, mi hanno dato la convocazione per una seduta urgente da tenersi 2 giorni dopo. Urgenza motivata dal fatto che il 30 giugno scadeva il termine per l’approvazione del Piano economico finanziario (Pef) del servizio di igiene urbana e la conseguente approvazione della Tari 2024 – ha invece ricostruito Antonio Pitruzzella del Pd, arrivato secondo nella classifica Concorso elettorale per la conquista della fascia tricolore – lo stesso 25 giugno al Senato il termine per l’approvazione del Pef fino al 20 luglio. Ho chiamato il presidente del Consiglio comunale Angelo Intorre chiedendogli, considerato che la proroga ha fatto venir meno l’urgenza, di rinviare il Consiglio per poterci documentare meglio. La risposta è stata che avrebbe parlato con l’amministrazione e con il leader della maggioranza per farmi sapere. Non c’è stato alcun rinvio, quindi il 27 giugno alle 18 mi sono presentato in sala consiliare. Ma a causa della mancanza del numero legale – eravamo solo 2 consiglieri di minoranza e 3 di maggioranza – la seduta è stata rinviata al giorno successivo”. Il giorno successivo la seduta fu dichiarata nulla.
“Perché viene convocata una riunione urgente del consiglio comunale e poi la maggioranza non si presenta? Qual è il vero motivo?” chiede Pitruzzella.
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