“Per quanto riguarda i murales, credo proprio che l’assessore Luca Zandonella abbia visioni molto ristrette. I murales non sono solo dipinti sui muri, ma espressioni di cultura, identità e comunità. Spesso rappresentano voci e storie che altrimenti rimarrebbero inascoltate. Limitare o disapprovare questa forma d’arte significa chiudersi ad una dimensione vibrante e inclusiva della nostra società. Invito Zandonella a considerare come i murales possano arricchire il nostro ambiente urbano, promuovendo il dialogo, la bellezza e il senso di appartenenza per tutti i cittadini. L’arte urbana, come i murales, ha sempre avuto il compito di stimolare la riflessione e il dialogo. I murales di Piacenza, compresi quelli raffiguranti donne con veli e testi in diverse lingue, sono espressioni artistiche che rappresentano la diversità e l’inclusione culturale. Il murale “Human Store” celebra l’incontro di culture diverse, promuovendo un messaggio di rispetto e integrazione. In un mondo sempre più globalizzato, è importante valorizzare le diverse identità culturali e riconoscere che la nostra società è arricchita dalla presenza di tradizioni diverse. L’amministrazione Tarasconi crede fermamente che conoscere e rispettare le proprie radici sia fondamentale. Allo stesso tempo, è altrettanto importante essere aperti al confronto con le altre culture, per trarre insegnamenti positivi e costruire una comunità più coesa e inclusiva. Infine, è fondamentale distinguere tra l’apertura al dialogo interculturale e l’accettazione acritica di tutti gli aspetti delle altre culture. Il rispetto delle tradizioni locali resta una priorità, ma ciò non deve impedirci di apprezzare quanto di positivo hanno da offrire le altre culture. Spero che questa spiegazione possa chiarire l’intento positivo dietro questi murales e promuovere una discussione costruttiva sulla nostra comunità e sul suo futuro”.
Salvatore Scafuto, consigliere comunale del Partito Democratico
