“Roberto, che cazzo vuoi?”, l’intervista ai protagonisti – .

Da un mese circola in rete un video diventato più che virale, visto che l’originale è stato ormai modificato in innumerevoli versioni, dove si vede uno strano intervistatore porre domande a un signore apparentemente di passaggio che, stupito dalla serie di domande che gli vengono fatte, prima si allarma (Ci stiamo? “Ah non lo so, che cazzo vuoi? Ahhh telecamera? No, no no…”) e poi invece si lascia andare a risposte irresistibili su tutta la conoscenza umana. Chi finora non l’ha visto o condiviso è forse in minoranza rispetto a chi ha contribuito al boom di questo film, ma in pochi si sono chiesti chi siano realmente i protagonisti e se si trattasse di un fake o meno.

Per la prima volta, però, chi ha condotto quell’intervista ha deciso di parlare con Pietra rotolante e per svelare cosa c’è dietro il video più pazzo e trendy del momento. Si tratta di Fabio Sersanti e Claudio Benini (e non il famoso passante che si presenta come Roberto), entrambi genovesi di 41 e 52 anni. Sono loro gli autori del progetto SnapTvshow che hanno mandato in tilt i social e che si sono visti letteralmente esplodere tra le mani un’idea nata per gioco e per mettersi alla prova. Quella lunga gag, ora spezzettata in un’infinità di clip, ha raggiunto in un mese 30 milioni di visualizzazioni solo su TikTok e ha cambiato definitivamente la vita dei due venditori genovesi. È Fabio che ci ha spiegato perché, visto il risultato, potrebbe essere l’esordio di un nuovo duo comico.

Fabio, come è nato quel video che ha fatto impazzire i social?
L’intervista è stata casuale, non c’era una vera sceneggiatura. Avevo preparato solo alcune domande e spunti di riflessione su cui riflettere. Ovviamente ci eravamo dati appuntamento perché ci conosciamo da dieci anni sul posto di lavoro.

Che lavoro fai effettivamente?
Siamo agenti di commercio. Lavoravamo per la stessa azienda, eravamo rappresentanti di surgelati. Andiamo di porta in porta, che era anche una vera scuola di commedia.

E come sei andato di porta in porta per realizzare un video virale?
Ho avuto l’idea di aprire dei canali social per realizzare interviste fredde ai passanti del centro di Genova. Un giorno mi sono messo d’accordo con un cameraman, ma per non rischiare di tornare senza niente ho pensato di chiamare Claudio per una finta intervista.

Hai scelto bene, visto che è diventato un personaggio molto famoso.
Già al lavoro quando avevamo voglia di scherzare ci veniva naturale. È il mio partner ideale, anche quando eravamo rappresentanti in coppia ci dicevamo uno dopo l’altro. Soprattutto con i clienti per convincerli ad acquistare più prodotti.

Le sue risposte erano preparate?
Assolutamente no, gli avevo solo spiegato a grandi linee il progetto, sapeva che avevo una passione per i social, e ha accettato per amicizia dato che non li usa nemmeno. Anzi, come direbbe lui, “a loro non frega un cazzo”.

Quando hai capito che il video stava esplodendo sui social?
L’abbiamo girato il 14 novembre e ho caricato la prima clip il 19. Ho aperto TikTok, Instagram e Youtube insieme a quel contenuto con l’account di SnapTVShow. E tutto è iniziato da lì. È diventato virale in meno di 24 ore. Il giorno dopo sono andato a fare altre interviste e per strada ho visto che le persone mi guardavano in modo diverso, mi chiedevano dei selfie e avevano già iniziato a riconoscerci. Una cosa esagerata, anche se non mi ero reso conto di cosa stesse accadendo.

Ci sono persone che ci provano da anni e tu hai spaccato il primo video.
Sapevo che c’era del potenziale, ma non mi sarei mai aspettato una cosa del genere.

E Claudio, detto Roberto, come ha reagito?
Sta bene. Lo avevo avvertito, dicendogli di contemplare una piccolissima percentuale che il contenuto potesse diventare virale. E ha detto che non gli importava cosa fosse successo. Lo ha vissuto con molta calma. Diciamo solo che è fedele al suo personaggio su di lui.

A distanza di un mese, che numeri hai raggiunto, almeno sui tuoi canali?
Siamo a 30 milioni di visualizzazioni su TikTok e 1,1 milioni di like. Registra i numeri. In generale, su tre piattaforme abbiamo più di 50.000 iscritti, che sono risultati davvero notevoli.

E ora cosa succede nelle vostre vite?
Ci siamo guardati l’un l’altro per capire la situazione e vorremmo far uscire il duo comico, mantenendo le interviste tra la folla. Il progetto iniziale non è più come single, ma come coppia. Le idee sono tante, alcune confuse altre più mirate, ma siamo comunque interessati a verificare la reazione delle persone quando ci vedranno insieme.

Quindi, se funziona di nuovo, sei pronto a lasciare il tuo lavoro di agente di vendita?
Nel frattempo ci siamo affidati ad un’agenzia per gestire le varie richieste, che erano numerose. Siamo nella fase di transizione. Entrambi abbiamo un lavoro, una famiglia, io ho un figlio e quindi per fare il salto dobbiamo pensarci bene. Io ho 41 anni, Claudio 52, quindi affrontiamo tutto molto serenamente, ma con la consapevolezza che le possibilità ci sono e che vogliamo provare a coglierle.

 
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