Kassandra di Masterchef 13 cerca “ragazzi” per lavorare a Milano – .

Kassandra di Masterchef 13 cerca “ragazzi” per lavorare a Milano – .
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Un annuncio di lavoro fastidioso, quello che Kassandra di Masterchef ha pubblicato su Instagram: si parla di sessismo, ma questa volta a farlo è una donna.

Ricordare Cassandra di Masterchef 13, il concorrente dell’ultima edizione del talent show culinario, eliminato alla decima puntata? Ebbene, tra una collaborazione e l’altra è diventata anche una donatrice: ha pubblicato un annuncio di lavoro sul loro canale Instagram (nelle storie) in merito ad un evento in programma a Milano tra pochi giorni. Niente di strano fin qui, se non che le parole scelte sono stranamente molto precise e dirette: cerca “ragazzi”giovani, ed è consigliato la massima serietà.

Forse Kassandra non lo sa ma in un annuncio di lavoro sì È vietato indicare sesso o età: a stabilirlo dovrebbe bastare la ragione, ma esiste anche una legge in materia. Oltre a questo – cosa piuttosto grave vista la copertura mediatica del contesto e la visibilità del personaggio (oltre che le modalità di ricerca del personale, un Social Network) – la curiosità dilaga. Immaginiamo Kassandra che entra in scena, con la cloche in mano, sorretta da due giovani audaci alla Raffaella Carrà o Marilyn Monroe.

Che “ragazzi solo per una questione di presenza”

Quindi Kassandra non solo pubblica sui social un annuncio di lavoro a dir poco criptico, specificando il sesso dei candidati e anche l’età (giovani tra i 20 e i 30 anni), ma peggiora anche la situazione parlando di aspetto fisico (“questione di presenza”, difficile disconnetterlo da “di buona presenza” visto che non riporta altro). Insomma, un binomio niente male che non le fa fare bella figura, soprattutto considerando il mondo da cui nasce il suo personaggio: Masterchef nello specifico, ma cucina in senso lato.

In queste pagine non sappiamo più trasmettere un messaggio ben preciso: purtroppo la cucina è ancora un regno fin troppo maschile, quasi interamente ad alti livelli e ancor più agli albori. Il cibo è uno dei pretesti più sessisti in ambito marketing, tra segni inappropriati sulle “tette” dei clienti o due bicchieri di vino per simulare una scollatura procace. In televisione ci sono chef donna che devono apparire come freddi draghi per farsi vedere (vedi Antonia Klugmann, odiata su Masterchef qualche anno fa), oppure sono ammesse frasi del tipo “le donne bevono per darsi un tono“.

E, al di là del sessismo, ci sono regole precise da rispettare, anche quando si offre lavoro. Gli annunci che riportano età, sesso, caratteristiche fisiche sono discriminatori e no, questa non è cosa da poco. Insomma è faticoso, ma denuncia dopo denuncia, articolo dopo articolo, parola dopo parola, cerchiamo di puntualizzare certe cose e di cambiarle.

 
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