Pd prima nel CB, poi FdI e Popolari. Preferenze di esempio nel CDX – .

Pd prima nel CB, poi FdI e Popolari. Preferenze di esempio nel CDX – .
Pd prima nel CB, poi FdI e Popolari. Preferenze di esempio nel CDX – .

Come se la sono cavata partiti e candidati a Campobasso? Anche se il Viminale non ha ancora ufficializzato i risultati, abbiamo un’idea dei probabili eletti e delle sigle politiche che hanno ‘tirato’ di più in questa tornata elettorale.

Come premessa va detto che la distribuzione dei seggi è legata ai dati e anche all’esito del ballottaggio che si svolgerà tra meno di due settimane tra Aldo De Benedittis e Marialuisa Forte. L’esito influenzerà la composizione del nuovo Consiglio Comunale della città. Dove troverete volti noti e diverse new entry.

LE PARTITE CHE SONO ANDATE MEGLIO

Ma andiamo con ordine partendo dai partiti: Campobasso si conferma una città moderatamente di centrosinistra. La sigla politica più votata nella capitale è quella del Partito Democratico che ha vinto il 16% con oltre 4000 preferenze, segue Fratelli d’Italia, primo partito del centrodestra, con il 13,5% pari a 3350 voti. È sul podio, al terzo posto, Popolare per l’Italia (più di 3000 voti con una percentuale che sfiora il 12%).

IL Il Movimento 5 Stelle tiene e bene anche nella Capitale dove ha potuto contare sul sostegno dei consiglieri uscenti (alcuni dei quali riconfermati) pur essendo lontano dalle percentuali di cinque anni fa: oggi è il quarto partito in assoluto con oltre il 10% dei voti, esito molto simile alla lista civica di Pino Ruta e Massimo Romano, Costruire la democrazia, che ha raggiunto circa il 10% grazie a quasi 2500 preferenze ottenute.

Tra i risultati più inaspettati c’è quello della lista Noi moderati per il sindaco De Benedittis (con i dati provvisori è all’8,8%): il partito di Maurizio Lupi a Campobasso ha scavalcato formazioni molto più strutturate e radicate sul territorio come Forza Italia (8,39%) e Lega (7,1%). E l’Alleanza Verdi-Sinistra ha ottenuto quasi il 6%.

I CAMPIONI DI PREFERENZE

Giovanni Varra, sarebbe lui il re delle preferenze nella tornata elettorale 2024 nel Comune di Campobasso. L’impiegato comunale, ora in aspettativa, ha raccolto 634 voti. L’intera lista di Fratelli d’Italia dovrebbe formare un gruppo piuttosto nutrito di cinque (o sei) consiglieri. Oltre a Varra, nella sala più importante di Palazzo San Giorgio dovrebbe esserci anche il consigliere uscente Annuario Mario (555 voti), la nuova entrata Stefania Di Claudio (391), Francesco Pilone (339), Andrea Montella (157) ed Eugenio Astore (152). Il secondo più votato dai Campobassani è stato Salvatore Colagiovanni (Popolare per l’Italia) che ha chiuso con 630 voti, qualcosa in meno rispetto a cinque anni fa ma pur sempre un risultato notevole. I Popolari dovrebbero andare a quattro seggi: con Colagiovanni il gruppo sarà composto Alessandro Pasquale (466 voti), Antonio Madonna (360) e Pina Bozza (300).

Sul podio dei più votati troviamo anche Gianluca Maroncelli (Noi Moderati), con 620 voti. Ancora più indietro Giose Trivisonno ad un’altitudine di 590 e Bibiana Chierchia con 580 voti. Il gruppo dei dem in Municipio sarà nutrito: dati non ancora certi, oltre ai due volti noti, Trivisonno e Chierchia, ci saranno anche Annamaria Trivisonno, Mariaconcetta Fimiani, Lello Bucci e l’ex assessore all’Ambiente (consiglio Battista) Stefano Ramundo. Con l’eventuale vittoria del centrosinistra al ballottaggio ci sarebbe spazio anche per Giovanna Viola.

L’ingresso in consiglio comunale è già considerato certo Mimmo Esposito e di un altro ex consigliere, questa volta della Giunta Di Bartolomeo, appunto Nicola Cefaratti, entrambi per Forza Italia. Per la Lega saranno in aula Sandra De Lucia Sabusco (555 preferenze) e quelli di grande esperienza Alberto Tramontano (450).

Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, dovrebbero entrare in aula i tre consiglieri uscenti Simone Cretella, Luca Praitano e Giuseppina Panichella. Il quarto più votato è Antonio Vinciguerra, ammesso che ci sia un quarto posto per i grillini. E ci sarebbero anche quattro seggi per i leader civici Pino Rutaoltre al candidato sindaco entrerebbe il ginecologo Angelo Marcheggiani, Sabino Iafigliola e Adele Fraracci (dall’elenco Building Democracy) e (anche se meno certo) Stefano Lombardi (Confederazione Civica). Un seggio andrebbe anche all’Alleanza Verdi Sinistra: se lo contenderanno Mimmo Maio e Leo Terzano.

 
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