Torniamo a parlare di Superbonus e cerchiamo di capire come arginare le frodi e scoprire le irregolarità anche nell’ambito del bonus barriera architettonica e del bonus facciata. C’è un progetto allo studio per coinvolgere i Comuni nelle verifiche sul superbonus: presto potrebbe essere esteso ad altre agevolazioni, nell’ottica di individuare irregolarità e frodi.
Il piano per scovare i furbetti del Superbonus
Mentre in commissione Finanze del Senato si elabora la legge di conversione del decreto super bonus, si lavora ad un intervento che, secondo quanto dichiarato dal relatore del decreto, Giorgio Salvitti (Fdi), viene ulteriormente approfondito. chiarito nei giorni scorsi.
Nel piano di intensificazione dei controlli coinvolge anche il presidente della Commissione Finanze del Senato, Massimo Garavaglia (Lega), che ha presentato una proposta formale insieme a Stefano Borghesi (Lega). Questa proposta suggerisce estendere i controlli non solo al superbonus, ma anche ad altre prestazioni considerate a rischio irregolaritàcome il bonus barriera architettonica e il bonus facciata.
La proposta mira a contrastare le attività fraudolente legate all’indebita percezione e utilizzo delle detrazioni, non solo del superbonus, ma anche del bonus barriera architettonica e degli interventi sulle facciate degli edifici. Questo intervento, se approvato, potrebbe portare ad una serie di controlli più rigorosi, anche con l’accesso al cantiere, per individuare eventuali frodi.
Restano però ancora alcune questioni da risolvere, come la percentuale di entrate che resterà agli enti locali e la reale capacità dei sindaci di attuare questa misura. Gli uffici tecnici comunali, già sotto pressione a causa dei numerosi appalti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, potrebbero avere difficoltà a gestire ulteriori attività di controllo. Inoltre, l’esperienza passata dimostra che la partecipazione dei Comuni a questo tipo di attività non sempre ha prodotto risultati significativi, con poche segnalazioni di evasione fiscale nel corso degli anni.
Alle difficoltà operative si accompagnano sfide politiche, soprattutto nei piccoli centri, dove l’effettuazione dei controlli potrebbe influenzare il consenso elettorale. Il Parlamento dovrà quindi valutare attentamente queste difficoltà per garantire l’efficacia della legislazione che mira a combattere la frode fiscale legata alle agevolazioni fiscali e edilizie.
Coinvolgimento della polizia stradale nella lotta contro le frodi
Al Senato la maggioranza sta lavorando a una serie di emendamenti al decreto super bonus, mantenendo intatta la stretta voluta dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Tali modifiche mirano a correggere e rafforzare il sistema di controllo, garantendo un maggiore coinvolgimento dei Comuni e dei loro organi di polizia locale e dei tecnici catastali.
Anche se l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza lo hanno già scoperto truffe nella cessione di crediti per 15 miliardi di eurocon gran parte dei fondi sequestrati o congelati, la polizia stradale può svolgere un ruolo chiave nei controlli fisici sul territorio, non accessibili al fisco.
L’obiettivo è estendere il coinvolgimento dei sindaci nei controlli, garantendo loro una quota delle somme recuperate, che potrebbero poi essere utilizzate per sostenere territori o fasce di popolazione in difficoltà.
Inoltre, è prevista la creazione di un fondo specifico per gestire tali risorse e finanziare le deroghe al superbonus nei territori colpiti da eventi sismici, nonché per consentire la fruizione delle agevolazioni nel terzo settore.
Le risorse disponibili sono limitate e quindi è necessario trovare soluzioni per finanziare queste iniziative, soprattutto considerando l’impatto economico causato dalle misure di contrasto alla frode fiscale e la necessità di garantire la sostenibilità finanziaria a lungo termine.
