Per raccontare la sua visione sull’andamento dell’intero gruppo Exor, John Elkann (amministratore delegato di Exor e presidente di Stellantis) viene intervistato dal podcast del più importante fondo di investimento norvegese, In Good Company, pubblicato da Norges Bank Investment Management. Un’ampia intervista, trasmessa anche su YouTube, in cui l’ingegnere affronta tutti i momenti più importanti per l’azienda, escludendo solo la parte riguardante lo scontro con la madre per il controllo della cassaforte di famiglia, dicembre.
Il mercato mondiale delle quattro ruote sta cambiando rapidamente, destinato a rapide concentrazioni, dice John Elkann, Stellantis aveva quattordici marchi, ora sono quindici con Leapmotor: «Lo abbiamo annunciato di recente ed è la nostra azienda di auto completamente elettriche in Cina». E aggiunge: «Stiamo lavorando duro. Stellantis è fortemente impegnata ad essere competitiva in termini di costi su larga scala nel settore dei veicoli elettrici”. Alla domanda se gli europei possono competere tecnologicamente nel campo delle batterie e chi in Europa farà bene, Elkann risponde positivamente: «Penso che gli europei debbano competere e il modo in cui è fatta l’auto è fatto di tanti componenti diversi, tra cui anche le batterie . Sono un componente importante e uno dei più costosi, è quindi importante cercare di garantire che, man mano che vengono sviluppate nuove tecnologie, sia nella chimica che nell’assemblaggio delle batterie, siamo in grado di trovare soluzioni competitive dal punto di vista dei costi visualizzazione “.
L’azienda di famiglia
Elkann sottolinea l’importanza della «proprietà direttamente coinvolta nell’impresa»: «Credo che le società quotate a controllo familiare costituiscano un’ottima combinazione tra la stabilità garantita da una famiglia e la visione a lungo termine. Essere una società quotata, con investitori esterni, è un ulteriore incentivo”. Elkann, infine, si dice molto orgoglioso dei risultati della Juventus: «I miei figli, come mio nonno, sono cresciuti con una Juve che ha ottenuto risultati straordinari, e per questo ne sono incredibilmente appassionati. Il calcio è fatto di persone, di competizione e di grandi prestazioni, proprio come i nostri club. Una società di calcio è fatta di persone, è fatta di competizioni e di risorse da cercare di utilizzare al meglio. E poiché le nostre società aspirano a ottenere grandi risultati, c’è molto da imparare da ambienti ad alta intensità come quelli dello sport professionistico”.
