Produzione ferma e aziende in crisi. L’industria si blocca – .

TORINO — L’orizzonte per le grandi aziende italiane è sempre più grigio. Lo dice il Centro Studi di Confindustria. Anche se La produzione rimarrà stabile a giugno secondo le indicazioni dell’associazione Viale dell’Astronomia, aumenta il rischio percepito di peggioramento: la percentuale di aziende che prevede una contrazione della produzione sale al 12,7% dal 6,2%.

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In pratica è raddoppiato il numero di imprenditori pessimisti sull’andamento dei prossimi mesi. La quota di coloro che si aspettano un miglioramento scende dal 45% al ​​33,4%Per il campione di aziende intervistate, domanda e ordini continueranno a essere il principale fattore trainante della produzione, ma le aspettative sui costi di produzione nei prossimi mesi restano negative. Clima che va di pari passo con il recupero della cassa integrazione, che secondo i dati Inps a maggio è cresciuta del 36,7%e l’aumento delle crisi nel settore metalmeccanico, secondo il rapporto Fim–Cisl: quasi 19mila nuovi lavoratori coinvolti nei primi sei mesi del 2024 per un totale di oltre 100mila addetti. Tre indizi che lo dimostrano: l’industria resiste, ma è in difficoltà. La situazione è diversa da quella tedesca, però l’autunno potrebbe essere molto più difficile.

Anche lo statopur sottolineando la ripresa del prefisso telefonico nel mese di aprile, è cauto sull’andamento per l’anno. Su base mensile il fatturato cresce dello 0,8%, ma se guardiamo all’anno il dato è negativo: meno 2%. L’incremento, sia in valore che in volume, è l’effetto combinato di un moderato incremento del mercato interno (+1,6% in valore e +1,3% in volume) e di una lieve flessione del mercato estero (-0,6% in valore e -0,3% in volume). Meglio va il settore dei servizi, dove l’Istat rileva una crescita del 2,3% in valore e del 2,2% in volume.

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29 giugno 2024



Se si guarda ad un periodo più lungo, ad aprile 2024 il fatturato di settore, corretto per gli effetti di calendario, determina due giorni lavorativi in ​​più rispetto al 2023, registrano una diminuzione in valore del 2,0% (-1,7% sul mercato interno e -2,5% su quello estero) ed un aumento in volume dello 0,5% (+0,9% sul mercato interno e – 0,1% sul mercato estero) . «Ad aprile – sottolinea l’Istituto di statistica – tornano a crescere su base mensile sia l’indice destagionalizzato dell’industria sia quello dei servizi. Nel settore industriale la maggiore vivacità della componente interna compensa la dinamica negativa per le vendite a clientela estera. In termini tendenziali, gli andamenti si differenziano con una crescita in valori e volumi per i servizi cui si contrappone una flessione in valori e un leggero aumento in volumi per l’industria». Nel trimestre febbraio-aprile il fatturato industriale è diminuito sia in valore (-1,6%) che in volume (-1,3%). Positivo l’andamento dei servizi, con un incremento dello 0,8% in valore e dello 0,6% in volume. Solo i beni di consumo (+1,3%) hanno registrato un aumento, mentre i beni intermedi (-2,9%), l’energia (-3,2%) e i beni strumentali (-3,7%) hanno registrato una diminuzione..

 
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