«Ho rimesso insieme i pezzi della mia vita e ora torno in tv. Il passato? Non nego nulla” – .

«Ho rimesso insieme i pezzi della mia vita e ora torno in tv. Il passato? Non nego nulla” – .
Descriptive text here

Gabriel Garko non batte ciglio. Maschio alfa dei feuillettons Mediaset dei primi anni 2000 – marchio di fabbrica: labbra turgide e addominali scolpiti – la sua ultima volta da attore è stata nel 2017, con un cameo nell’ultima puntata della meno fortunata Il bello delle donne… qualche anno dopo. Da allora, anni complicati: il coming out al Grande Fratello nel 2020, la tempesta Ares Gate nel 2022 (il fallimento della casa di produzione per cui aveva lavorato), i problemi alla tiroide, il body shaming, i pensieri suicidi confessati a Bestie. Lui però non batte ciglio. Da domani, per tre serate, tornerà protagonista su Canale 5 insieme ad Anna Safroncik nella fiction “Se potessi dire addio” di Simona e Ricky Tognazzi, la storia di un uomo affetto da amnesia curato da un medico rimasto vedovo da poco. «Mi vedrete in modo diverso, più modesto», spiega. «Ho spesso interpretato personaggi sicuri di sé, qui vedrete la mia fragilità. Aspettavo un ruolo come questo”.

Gabriel Garko a Verissimo, com’era e come è diventato: chi è. Età, coming out, fidanzato, malattia, vita privata e carriera

Così come?
«Un personaggio affascinante, la direzione giusta, una compagna come Anna. Prima del ruolo, la squadra mi aveva convinto”.

Si è preparato in qualche modo, ha studiato?
«Ma no, è stato facile: vai sul set e fai finta di niente. C’era una sceneggiatura, ma l’abbiamo trasformata giorno dopo giorno. Ho anche improvvisato. Non sono mai stato così libero.”

Pensi di essere un attore migliore oggi?
«Certamente in questi anni non ho mai smesso di studiare, leggere e documentarmi».

Sul set dopo anni: nervoso?
«Mi sono sentito benissimo. Come se il tempo non fosse mai passato”.

Ma è nel passato: perché?
«L’ho deciso. Non cercavo una pausa dai set, ma una breve pausa. Poi, nel mezzo, si è messo di mezzo il Covid. Ho iniziato a 16 anni e ho sempre lavorato. Volevo fermarmi, capire dove ero arrivato”.

Ti penti di qualche errore?
“Allontanandomi non ho rinunciato a nulla e non rinnego nulla del passato”.

Cosa ha fatto negli ultimi anni?
«Ho rimesso insieme i pezzi personali. Professionalmente ci sono stato. L’ho fatto
Ballando con le stelle, ho scritto due libri”.

Hai mai pensato: “Mollo tutto e ricomincio da capo”?
“NO. Mi piace troppo il mio lavoro. La mia è stata una ricerca interiore, personale. Ho regalato al pubblico cose diverse: mi sono mostrato senza maschera, senza personaggi. Solo io. Sento che piacevo alla gente.

Ti senti cambiato?
«Mi sento più sereno e tranquillo. Ancora più fiducioso di me.

Paura di essere dimenticato?
«Il rischio c’era e c’è ancora: scopriremo domani se il pubblico si ricorda di me. Nell’attesa ho un bel buco nello stomaco”.

Come vive l’anta?
«Dopo aver superato la soglia dei cinquanta, ora mi sento come se ne avessi 15. Ho ritrovato la spensieratezza».

Come ha fatto?
«Mettere accanto a me persone vere, che stanno con te non perché gli paghi la cena ma perché ti vogliono bene. Negli ultimi anni ho fatto un’ottima selezione tra i miei amici”.

La sua bellezza è stata un aiuto o un ostacolo alla sua credibilità?
“Lui mi ha aiutato. E lei mi aiuta ancora. Non sono uno di quegli attori che si fa brutto per essere più credibile.”

Lo farebbe?
«Se è arrivata la sceneggiatura, sì. Mi dicono che ho le capacità giuste per la commedia.

Nuovi obiettivi?
«Tanti obiettivi, nessuno, perché l’obiettivo implica un fine. Ho alcune cose in cantiere, ma ancora niente di firmato. E poi voglio finire di prendere la patente di volo”

A chi dice grazie?
“Cordiali saluti? A me stesso”

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
Il Messaggero

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Alejandra Rodriguez in corsa per Miss Universo a 60 anni. Ecco chi è la giornalista argentina – .
NEXT Chiara Ferragni, per le vostre aziende i conti (e i soldi) non tornano mai – .