Giorgio Panariello, quel malore improvviso che lo segnò per sempre. Il terribile dramma del comico e i dettagli.
Quando parliamo di comicità e di volti del mondo dello spettacolo che sanno sempre come intrattenere il pubblico, non possiamo fare a meno di pensare a Giorgio Panariello. Con la sua estrema cordialità è entrato nel cuore di tutti gli italiani.
Giorgio Panariello, però, non è solo un comico di grande successo ma vanta una carriera in cui sono presenti anche esperienze come presentatore, attore, imitatore e regista.
Tra i suoi momenti professionali più noti c’è l’hosting di spettacolo dell’uomo Torno sabato ed è qui che propone le sue idee interagendo con personaggi famosi imitazioni famose compreso il suo cavallo di battaglia Renato Zero, Naomo personaggio immaginario ispirato a Briatore, Mario il bagnino protagonista del suo film Bagnomaria), ecc.
Nel corso degli anni ha condotto anche altri programmi, ha preso parte a diversi film e ha presentato il Festival di Sanremo nel 2006. Recentemente lo abbiamo visto nel ruolo del giudice a Così com’è e mostra al fianco di Loretta Goggi e Cristiano Malgioglio.
Giorgio Panariello, dietro la sua comicità anche tanto dolore
Quando Giorgio Panariello appare in tv risate e divertimento sono sempre assicurati. Eppure non tutti sanno che il conduttore porta con sé un enorme dolore. Dolore che ha espresso attraverso il suo nuovo libro “Non sono mio fratello” presentato Domenica In.
Fu in quell’occasione che raccontò quanto fosse difficile affrontare la perdita di un fratello, morto di ipotermia e non di overdose, come molti hanno erroneamente riportato. Il comico toscano ha avuto un’infanzia piuttosto complicata, crescendo con i nonni ha dovuto fare i conti con l’assenza dei genitori e poi con il brutto colpo del fratello. Ha raccontato quei momenti terribili di quest’ultimo episodio.
Giorgio Panariello, quella terribile perdita: il racconto toccante
Nel soggiorno Mara Venier, il giudice di Tale e Quale Show, ripercorre la sua infanzia e rivive la perdita del fratello Francesco. Fratello di lui a differenza di lui che è cresciuto con il nonni andò in collegio perché purtroppo i suoi nonni non potevano mantenerlo. Come spiega Giorgio, i due fratelli si avvicinarono da grandi, tanto che lui gli fu vicino anche nella sua battaglia controeroinama su questo punto ribadisce che la causa del farmaco non è stata l’overdose.
“Si sentiva male durante una cena e venne abbandonato sul lungomare di Viareggio come un materasso. È morto di ipotermia perché è rimasto sul ghiaccio tutta la notte. Avrei potuto essere io, mio fratello” rivela tristemente Panariello. Da queste parole emerge tutto il dolore che ha provato, portandolo a sentirsi quasi in colpa per essere diventato famoso.