Morti e sfollati a Kharkiv, morti e macerie a Belgorod. Il conflitto tra Russia e Ucraina si alimenta di nuovi drammi, mentre le truppe di Kiev sono sempre più in ginocchio. Nel frattempo, Putin sostituisce a sorpresa il ministro della Difesa Serghei Shoigu dopo oltre 10 anni al comando. Non si tratta, almeno formalmente, di un siluro traumatico. Shoigu sostituirà il “falco” Nikolai Patrushev come segretario del Consiglio di Sicurezza. Un compito finora considerato importante. Della difesa ci sarà il “fedele” Andrei Belousov, che negli ultimi anni ha ricoperto molti ruoli delicati. Quanto a Patrushev, molto vicino a Putin, considerato una sorta di ideologo del regime, dovrebbe essere assegnato ad un altro incarico. Anche lui non sembra essere sfavorito: suo figlio Dimitri, ex ministro dell’Agricoltura, ha appena ricevuto l’investitura di vicepremier.
Intanto Mosca continua ad avanzare in direzione di Kharkiv, e sul canale Telegram il comandante in capo delle forze armate ucraine Syrsky non nasconde la drammaticità degli eventi: «La situazione è difficile, ma stiamo facendo di tutto per mantenere la difensiva linee e posizioni», frasi ripetute in serata da Zelenskyj. In realtà, i reparti delle brigate “del nord”, rafforzate nei giorni scorsi dai miliziani africani reclutati in Mali, Niger e Burkina Faso, stanno scuotendo l’establishment di Kiev. Stanno avanzando sempre più nella regione (si trovano a 25 km da Kharkiv) e ieri hanno catturato altri quattro insediamenti (Gatishche, Krasnoe, Morokhovets e Oleynikovo, costringendo tre brigate ucraine ad arrendersi nell’area degli insediamenti di Degtyarnoye , Vovchansk e Kozacha Lopan Un centinaio di soldati di Kiev avrebbero perso la vita negli scontri Denys Yaroslavsky, comandante di un’unità di ricognizione, racconta il dramma in diretta: «Il nemico ci schiaccia in numero. Gli scontri di strada sono iniziati, la città è circondata,. ci sono 500 civili intrappolati, potevamo morire da un momento all’altro. Nessuno ci ha ascoltato quando abbiamo chiesto di poter minare la zona di confine”. assedio: quasi 5mila da venerdì forniture militari. Sono 50 i paesi che sostengono Kiev. La situazione migliorerà anche nel Donbass.
L’altro fronte caldo del conflitto non è molto lontano e si trova a Belgorod, in Russia, a soli 60 chilometri in linea d’aria. Ieri mattina, a seguito di un massiccio bombardamento ucraino, pezzi intercettati del missile Tochka-U hanno colpito e crollato un edificio di 10 piani. I canali Telegram hanno pubblicato un video delle telecamere di sorveglianza che ha catturato il momento del crollo dell’edificio.
Sul posto sono in corso le operazioni di soccorso. I servizi di emergenza hanno estratto 9 corpi senza vita. Ci sono 24 feriti e altre 12 persone risultano disperse. Mosca parla di “vigliacco attacco terroristico con armi fornite dai paesi della Nato e accusa l’Occidente di “coinvolgimento nel massacro” e di “doppi standard presso l’OSCE riguardo ai crimini di guerra commessi da Kiev”. Tra i missili che colpirono Belgorod furono recuperati frammenti del modello RM-70 Vampire, fabbricato a Praga.
Secondo Kiev, sono stati i russi a causare l’esplosione, per poi incolpare l’Ucraina.
