VARESE – Caso Molina: l’ex presidente della Fondazione Cristiano Campiotti ed ex direttore di Rete55 Lorenzo Airoldi assolto anche in appello. I giudici milanesi hanno confermato la decisione del collegio varesino presieduto dal giudice Andrea Crema, respingendo il ricorso della Procura.
La storia è ben nota. I fatti risalgono a quasi 7 anni fa: tra il 2015 e il 2016. Quando la Fondazione Molina sottoscrisse due prestiti obbligazionari da 450mila euro ciascuno, uno a favore di Rete55 Evolution, l’altro a favore di Mata Spa. Le indagini sono partite da una denuncia presentata dall’ex sindaco di Vareseoggi presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, all’indomani della sconfitta del centrodestra alle elezioni amministrative di Varese che hanno visto vittorioso l’attuale sindaco Davide Galimberti.
Il punto su cui hanno discusso tutti i difensori è infatti il cuore stesso del processo: la natura della Fondazione Molina. In sintesi: Molina ha natura privata, ed è quindi libera di investire i suoi soldi come vuole, oppure ha natura pubblica e allora quel prestito si tradurrebbe in appropriazione indebita? La risposta è chiara: Molina è un ente privato che avrà anche una funzione pubblica, ma la natura privata sancita dallo Statuto è solida.
