Il comunicato ufficiale è arrivato inesorabile lo scorso ottobre: «La torre rischia di crollare, in termini ingegneristici è un codice rosso». E così per la Garisenda, il «sorellina» della più snella torre degli Asinelli, dopo anni di monitoraggio, il grave allarme è stato lanciato dal vecchio comitato tecnico-scientifico che, in una lunga relazione autunnale, ha messo nero su bianco tutte le anomalie della torre rilevate soprattutto negli ultimi volte. «Al Sud si è verificata una svolta anomala», la risposta degli esperti. La notizia fece il giro del mondo.
Il progetto di messa in sicurezza è ormai pronto: gli stessi tralicci che hanno sostenuto e tensionato la Torre di Pisa durante il suo consolidamento verranno portati a Bologna. I pali, ancora disponibili nell’area dell’Opera della Primaziale Pisana, una volta adattati al contesto bolognese, fungeranno da “torri” di contrasto per la Garisenda e saranno posizionati (entro la fine dell’anno) a poche decine di metri dai malati torre e vi permetterà di operare su di essa senza rischi. A quel punto si procederà a trattare la base della torre gravemente deteriorata con iniezioni di malta. Una corsa contro il tempo che non ammette errori: Bologna per il mondo intero è le sue Due Torri. IL VIDEO CORRIERE su.
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