le mostre della Biennale del Disegno – .

Bastardilla, Hitnes, Ericailcane “Fino a questo punto posso dirvi”.

La mostra nasce da un’esperienza “diversa” di vita in un villaggio nel cuore dell’Amazzonia colombiana. Dall’intensa convivenza nel borgo, dal lungo viaggio e dallo straordinario ambiente naturale che li ha ospitati, gli artisti, tutti provenienti dal mondo della “public art o street art”, hanno sentito il bisogno di raccontare, giorno per giorno, con propri disegni l’esperienza straordinaria, e i disegni sono stati raccolti in un “libro di viaggio” pubblicato da D406 e Modoinfoshop.

Un progetto espositivo poco diffuso a causa del Covid, che arriva quindi a Rimini in una forma quasi nuova. Arricchita dagli scritti dell’antropologo/sociologo colombiano Marco Tobon, la mostra affronta il tema “ecologico” senza retorica e paternalismo, ponendo l’Uomo in una posizione non di dominio, ma di subordinazione nei confronti dell’Ambiente Naturale, alla costante ricerca di possibili simbiosi.

I disegni più numerosi e ispirati sembrano essere quelli di Bastardilla, artista “casalinga” (nata a Bogotà dove vive e lavora per buona parte dell’anno) molto sensibile alle tematiche ambientali e sociali, che ha concentrato la sua attenzione soprattutto sull’aspetto antropologico, concentrandosi quindi sugli abitanti del borgo, ritratti e trasfigurati sulle pagine del suo taccuino. Bastardilla, inoltre, è già conosciuta a Rimini dove ha realizzato, qualche anno fa, un grande dipinto murale non lontano dal Museo della Città, sede della mostra.

Di pregevole fattura anche i disegni ad acquarello, leggeri ed eterei, del “botanico” Hitnes, che si è concentrato sull’aspetto naturale/vegetale dell’ambiente amazzonico.

Pierpaolo Curti e Pierluigi Pusole “Il viaggio come dimensione mentale”.

Paesaggi a confronto, rappresentati da immagini di intensa spiritualità ed efficacia evocativa. Protagonista è lo spazio, frutto di una ricerca metafisica e concettuale. Artisti molto noti nel panorama nazionale (entrambi presenti alla triennale di Milano inaugurata pochi giorni fa) che da qualche anno hanno fatto del disegno la loro forma di linguaggio prediletta.

Di grande interesse è la varietà delle tecniche e dei segni su carta: dalle meticolose miniature in grafite (Curti), alle carte altamente espressive ottenute con insistenti “passaggi” di penna a sfera nera e rossa, alle grandi carte a tecnica mista con prevalenza di inchiostro colorato ( Pusole).

Mara Cerri e Alessandro Tota “Evoluzione del fumetto italiano”

La proposta intende sottolineare il crescente interesse per il linguaggio comico ormai universalmente riconosciuto come forma artistica di “disegno narrativo”, un linguaggio che è in forte espansione in termini di pubblico e di autori, anche in Italia.

Mara Cerri e Alessandro Tota sono artisti estremamente conosciuti nel firmamento

fumetto europeo. Hanno stampato i loro lavori con le più importanti case editrici italiane e francesi (l’ultima uscita qualche mese fa di Mara Cerri con la trasposizione a fumetti di “L’amica geniale” per Coconino…). In entrambi gli autori la dimensione del viaggio è un tema ricorrente e centrale della loro poetica.

Giuliano Guatta “Fisionomia del pensiero”

Il progetto espositivo consiste nella presentazione di ritratti dettagliati, realizzati a penna su carta, di 54 tra i pensatori più riconosciuti (filosofi, antropologi, sociologi) dei tempi contemporanei.

I disegni sono caratterizzati da un’uniformità stilistica, da un distacco descrittivo che li pone tutti sullo stesso piano, senza privilegiare l’uno rispetto all’altro. Una sorta di catalogo generale dei “ritratti ufficiali”. L’artista si è concentrato nel far emergere la testa/volto del soggetto, la “busta” che produce, contiene e da cui si propaga il pensiero. Si tratta quindi di teste sospese, così come la consistenza del pensiero è priva di peso specifico, alludendo così al rapporto tra la fisionomia dei volti e l’immaterialità delle idee. “Il viaggio” è quindi qui inteso come una continua trasmissione di conoscenze.

E ancora: Vanni Cuoghi, Guido Volpi, Fabrizio Loschi

Anna Juan

Artista madrileno, famoso designer, vanta illustri collaborazioni con l’editoria di tutto il mondo, tra cui le quaranta copertine per The New Yorker, le copertine dei romanzi di Allende e numerose interpretazioni di fiabe nordiche pubblicate in molti paesi e in Italia dallo stand Logos fuori Edizioni.

Ricordiamo poi le numerose collaborazioni con il mondo del teatro tra cui, tra le più recenti, quella con il Teatro Lirico Pavarotti di Modena per il quale realizzò un raffinatissimo disegno di grandi dimensioni, divenuto immagine della prima rappresentazione della stagione” Fedora”, esposta per la prima volta alla Biennale di Rimini.

In mostra anche numerosi disegni a carboncino su carta che illustrano e raccontano fiabe “noir”, in cui la storia dell’arte spagnola traspare con grande forza e chiarezza.

Paco Pomet

Uno degli artisti di maggior successo in Iberia, acclamato protagonista di “Dismaland”, il parco divertimenti/installazione artistica organizzato da Banksy in Inghilterra nel 2015.

Disegni a carboncino e grafite colorata di grande qualità ed efficacia vengono presentati a Rimini, con un realismo “deformato” che mira a sottolineare le contraddizioni e le inquietudini della contemporaneità.

La Biennale del Disegno è organizzata dal Comune di Rimini e curata da Massimo Pulini.

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