Litigio in via Crocifissa di Rosa, insulti e pugni al carrozziere – .

Litigio in via Crocifissa di Rosa, insulti e pugni al carrozziere – .
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Le urla e gli insulti alla giovane al volante, poi il tentativo di aprire la portiera. Infine il pugno sul cofano, così potente da lasciare un’ammaccatura sulla carrozzeria. È passata quasi una settimana dall’episodio, ma i danni (la piega della carrozzeria) restano, così come la paura del 37enne che era alla guida dell’auto.

I fatti sono accaduti tra le 8.25 e le 8.30 di martedì 9 aprile in città: Giada (nome di fantasia) era ferma al semaforo all’incrocio tra via Crocifissa di Rosa e via Carlo Pisacane, ma quando è acceso il semaforo verde un’auto l’ha tagliata fuori strada: “D’istinto ho suonato il clacson – racconta -, l’uomo che guidava l’altra macchina è sceso dal veicolo e ha iniziato a inveire contro di me, sostenendo di avere ragione”.

Le urla e i pugni sulla carrozzeria

Una discussione, in mezzo al traffico intenso della mattina e davanti a decine di persone, che ha rischiato di degenerare: “Stavo per scendere, ma quando mi sono accorto che l’autista era piuttosto agitato, sono rimasto dentro e ho cercato di fare quindi non c’è stato verso: ha urlato a squarciagola e ha provato ad aprirmi la portiera, poi ha preso a pugni violentemente il cofano della mia macchina”.

Nessuno sarebbe intervenuto per aiutare la giovane madre e cercare di riportare la calma: “Nonostante la città in quel momento fosse più affollata di un centro commerciale in un giorno festivo, nessuno si mosse per difenderla”, racconta la sorella di Giada. che – al telefono – ha assistito alla violenta discussione.

Nessuno è intervenuto per difenderla

Dopo aver sfogato la sua rabbia sulla carrozzeria, l’autista ha messo in moto l’auto ed è partito, prima che Giada potesse memorizzare il numero di targa. Sotto shock, si è recato al lavoro e poi alla stazione di polizia per sporgere denuncia.

“Non biasimo nessuno, perché capisco che chi ha assistito alla scena forse ha avuto paura di intervenire”, conclude Giada, affidandoci una richiesta: “Chi ha assistito allo sconvolgente litigio e magari è riuscito a ottenere il numero di targa dovrebbe Vieni avanti”.

Tag: discussione Crocifissa Rosa insulti pugni corpo negozio

 
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