400mila euro in più rispetto al 2023 e il “mistero” del premio alla Fiera di Verona firmato… Succurro – .

400mila euro in più rispetto al 2023 e il “mistero” del premio alla Fiera di Verona firmato… Succurro – .
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In questi giorni la “grandezza” della Regione Calabria viene celebrata sulla stampa, in tv e sui social Vinitaly 2024 a Verona. Le parole sono tante, si scrive e si parla solo per produrre saliva e tanta schiuma in bocca, che trabocca anche dalle pagine di carta, dai social e dalla televisione. Tra l’altro con i giornalisti al seguito tra Verona e Peschiera del Garda (ah se li ospitavano da quelle parti lo sappiamo!) a scapito di… Pantalone.

È un po’ come Blob, il fortunato programma di Enrico Ghezzi, dove il fluido appiccicoso e micidiale avanza, distrugge e invade ogni cosa. Siamo alla grande fiera delle parole che produce solo schiuma. Si va dalle evocazioni guerriere e patriottiche – “Al Vinitaly la Calabria è uno squadrone: 83 cantine e 40 produttori di olio mostrano al mondo le nostre eccellenze” – a quelli suggestivi e avvolgenti – “Uno sguardo attraente, elegante, che parla di una Calabria meravigliosa” -.

E dove c’è spettacolo, parole e schiuma, non poteva mancare il nostro grande, grandissimo presidente della Regione, Robertino da Cusenza: “Abbiamo lavorato per unire tutti nell’interesse comune della nostra terra. Sono molto felice di vedere i grandi produttori insieme ai piccoli”. Il nostro presidente è sempre modesto… Come un asino che si sente il miglior “cantante” di Sanremo…

Per non parlare nemmeno del grande assessore Gallo, che esclama: “Quest’anno è il mio terzo Vinitaly da assessore all’Agricoltura ma è il primo con l’approccio che ho sempre voluto dargli”. La Calabria protagonista al Vinitaly… Gallo dichiara anche: “Storicamente le grandi realtà del mondo del vino calabrese avevano uno spazio anche in altri padiglioni. Quest’anno si incontrano tutti nello stesso posto. È un segnale importante”. Sono un cojoni direbbero a Roma.

Tutta questa enfasi a buon mercato perché quest’anno la Regione Calabria ha riunito grandi e piccoli produttori di vino in un unico padiglione. In pratica fino allo scorso anno la Regione Calabria aveva un proprio stand dove ospitava tutte le aziende vitivinicole che ne facevano richiesta, mettendo loro a disposizione un piccolo stand. I grandi produttori però avevano anche propri stand in altri padiglioni più grandi che acquistavano direttamente dalla Fiera di Verona a proprie spese. Quest’anno, invece, grandi e piccini sono tutti ospitati nel padiglione 12 della Fiera di Verona.

La scelta potrebbe anche essere buona, ma una domanda sorge spontanea: MA CHI PAGA?

Una mezza risposta a questa domanda la troviamo nell’avviso pubblico della Regione Calabria. La Regione Calabria ha dato la possibilità di affittare un piccolo stand preallestito con prezzi che vanno dai 1.200 euro per uno stand 2 x 3 fino ai 1.500 euro per uno stand 2 x 4. C’era anche la possibilità di noleggiare una scrivania preallestita per 800 euro. C’era poi la possibilità di affittare spazi più ampi fino a 32 mq ad un prezzo che andava da 120 euro al mq con una apertura fino a 140 euro al mq con 3 aperture. In pratica uno stand di 32 mq con 3 punti vendita costa ai grandi produttori di vino 4.500 euro, a cui vanno aggiunti Iva e allestimento.

Siamo entrati in possesso delle tariffe che l’Ente Fiera di Verona ha applicato nel 2023: lo spazio con tre aperture costava 235 euro, quello con due aperture 225 euro e quello con una apertura 215 euro al metro quadrato + IVA. Sempre se hai effettuato la prenotazione entro il 30/08/2022, altrimenti i prezzi lievitavano ancora arrivando fino a 265€ al mq.

Quindi già confrontando il listino ufficiale Viniìtaly 2023 con le tariffe praticate dalla Regione Calabria nel 2024 si nota una differenza di quasi il 40%. Sarebbe interessante capire il perché di questa differenza e di questo ulteriore onere di spesa da parte della Regione Calabria.

Secondo noi partecipare al Vinitaly costa già troppo. Per tre giorni di fiera, la rivista The Internet Gourmet ha calcolato che un espositore medio spende circa 600 euro ogni mezz’ora. Per noi la partecipazione a queste fiere è quasi inutile ed eccessivamente costosa e potrebbe essere sostituita da altre iniziative più produttive.

Ma mettiamo da parte questo ragionamento. Ok, si è deciso di partecipare al Vinitaly, riteniamo giusto dare la possibilità ai piccoli produttori di avere un piccolo stand chiedendo un contributo minimo, ma quello che proprio non capiamo è perché dare ulteriore aiuto ai grandi produttori pagando per una parte dei loro stand che fino all’anno scorso pagavano interamente di tasca propria.

Tutta l’operazione vantata dal presidente Occhiuto e dall’assessore Gallo di aver riunito tutti i produttori calabresi nel padiglione della Regione Calabria sarà stata una grande operazione pubblicitaria, ma sappiamo molto di un ulteriore contributo della Regione Calabria che partecipa degli stand delle grandi aziende vitivinicole calabresi.

L’intera operazione glorificata con tanta schiuma dalla stampa calabrese è costata alla Regione Calabria la cifra esorbitante di 1 milione 634mila euro IVA compresa. Mentre l’anno scorso lo stand costò 1 milione e 200mila euro iva inclusa. Conia una spesa maggiore rispetto al 2023 di 400mila euro. Tanto pagano i calabresi, non lui con quella faccia d’asino ragliante… ih-oh; ehi-oh…

Poi c’è la realtà dei dati, e i dati ci dicono che l’export di vini calabresi all’estero arriva a malapena all’1% del totale dell’export di vini italiani. La Calabria ha prodotto nel 2021 117mila ettolitri di vini e mosti, ovvero lo 0,23% del totale nazionale. Ma dove si vuole andare se siamo governati da personaggi del genere? Poiché la stragrande maggioranza dei produttori di vino sono persone serie e bravi lavoratori, dovrebbero porsi questa domanda.

Ma non è finita qui. Nel decreto dirigenziale n. 4875 del 04/10/2024 esce fuori un altro dato singolare. L’affidamento diretto alla Fiera di Verona dell’acquisto dell’area espositiva non avviene tramite SUA (STAZIONE APPALTANTE UNICA REGIONALE) CHE RESPINGE L’ASSEGNAZIONE MA TRAMITE LA PROPRIA PROVINCIA DI COSENZA, comandata come noto dalla cara amica della presidente Rosaria Succurro, regina di tutte le capre della Sila. UN MISTERO SUL QUALE SAREBBE NECESSARIO AVERE PIÙ LUCE. E su cui stiamo già lavorando…

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