Dipendenti sfruttati cooperativa, misura cautelare e sequestro di beni per 230mila euro – .

Pubblicato il: 18/04/2024 – 21:11

REGGIO CALABRIA Secondo l’accusa, avrebbe pagato ai suoi dipendenti solo 3,50 euro l’ora, violando il contratto collettivo nazionale di lavoro, e li avrebbe privati ​​della retribuzione nei giorni di riposo e festivi. Per questo motivo i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria hanno dato corso all’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria emesso dal gip, su richiesta della Procura della Repubblica, per il legale rappresentante di una società cooperativa accreditata dal Comune anche per l’assistenza domiciliare. Il giudice ha inoltre disposto il sequestro di liquidità e beni immobili per un importo di circa 230mila euro ai quattro soci della cooperativa. L’accusa rivolta agli indagati è di sfruttamento, estorsioni e minacce nei confronti degli operatori addetti all’assistenza agli anziani ospitati in una struttura di cura. L’indagine dei Carabinieri è partita dalle denunce presentate da alcuni lavoratori, stanchi delle condizioni di lavoro a cui erano sottoposti dai soci della cooperativa. Secondo l’accusa gli indagati avrebbero approfittato dello stato di bisogno dei dipendenti della cooperativa, costretti così a percepire un salario minimo. Le forze dell’ordine hanno accertato anche la violazione da parte dei soci della cooperativa delle norme in materia di sicurezza e igiene sul lavoro. Indagato nell’inchiesta è anche il legale rappresentante di un ente di formazione, accreditato dalla Regione Calabria, che avrebbe falsamente certificato la partecipazione dei lavoratori a corsi di formazione in materia di salute e sicurezza mai effettivamente svolti. (Maniglia)

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