“Era importante dirlo, nessuna donna dovrebbe vergognarsi” – .

“Era importante dirlo, nessuna donna dovrebbe vergognarsi” – .
Descriptive text here

«Quattordici anni fa ho scelto di abortire. Oggi sono mamma, ho scelto di essere mamma”. La deputata del Movimento 5 Stelle Gilda Sportiello ha esordito così ieri a Montecitorio il suo intervento sulla norma del decreto Pnrr che apre gli ambulatori alle associazioni pro-vita. “Era importante dirlo ad alta voce, in Parlamento, affinché nessuna donna nella stessa situazione dovesse vergognarsi”, ha aggiunto. Lo scorso giugno le immagini di Sportiello che allattava il suo bambino alla Camera finirono su tutti i giornali. Ieri, dopo la fine del suo intervento, qualcuno le ha gridato: “E vieni a raccontarcelo in tribunale?”. Mentre il deputato di FdI Manlio Messina ha consigliato “un giro di camomilla”.

Giusto e vergogna, segretezza e tabù

Sportiello ne parla oggi in un’intervista a La stampa: «Ho pensato a come potrebbe sentirsi in questo momento una donna che si trova di fronte alla decisione di abortire, vuole andare in una clinica, ha paura e non sa cosa aspettarsi. Cosa puoi provare di fronte a un governo che sembra tuo nemico, mentre in realtà il diritto all’aborto viene messo in discussione? Sentivo il bisogno di combattere la narrativa secondo la quale chi fa questa scelta dovrebbe vergognarsi, dovrebbe tenerla segreta, come se fosse un tabù. Parlarne in Aula era importante, doveroso. Ed è così, perché mi scrivono tante donne che si sono sentite rappresentate”. Il deputato dice che non è vero che la norma serve per applicare integralmente la legge 194: «Sono giorni che sentiamo ripetere questa falsità. Basta la logica: se la legge sull’aborto già lo prevedeva, perché scrivere una nuova norma all’interno di un decreto che si chiama anche Pnrr? Evidentemente il testo non riguarda i volontari pro-vita ai quali si vuole aprire la porta di destra. Come dimostra anche la decisione di votare contro il mio ordine del giorno”.

Convincere le donne ad abortire

La deputata aggiunge che il M5s ha chiesto di «evitare che quelle con orientamento ideologico entrino tra le “associazioni a sostegno della maternità” citate nel loro emendamento negli ambulatori, che non tutelano i diritti di chi vuole avviare un’interruzione di gravidanza. L’hanno rifiutato. E questo dice chiaramente che vogliono davvero gli antiabortisti nelle strutture. Da nessuna parte nel 194 si dice che le donne debbano essere persuase a non abortire”. Infine, spiega perché ha proposto una legge per inserire il diritto all’aborto nella Costituzione: «Nella risoluzione approvata pochi giorni fa dal Parlamento europeo sul riconoscimento dell’aborto come diritto fondamentale, c’è un passaggio in cui è Detto questo, l’Italia è un paese dove questo diritto è in erosione. È un processo che era già in corso prima di questo emendamento”.

Leggi anche:

Tag: M5s il deputato ha parlato aborto Camera donna importante vergogna

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Ha estimatori in Italia. In caso di offerta ne discuteremo” – .
NEXT Jane Goodall festeggia i suoi 90 anni on the road, sarà a Roma per il concerto del Primo Maggio – .