«Ho un ottimo rapporto con Sinner, cerco di capire i suoi segreti» Il Tirreno – .

La struttura avveniristica quanto scomoda, i coni d’ombra causati dalla rigida copertura del tetto distraggono i giocatori durante le partite, della Caja Màgica (letteralmente la scatola magica) rappresenta per i migliori tennisti una fondamentale tappa di avvicinamento nel percorso che porta alla il Roland Garros. Nel 2023 Gelsomino Paolini ha partecipato ai WTA 1000 di Madrid come numero 68 del ranking mondiale, uscendo al debutto per mano della polacca Magdalena Frech. Dodici mesi dopo, il 28enne di Terme di Lucca torna su quei campi in terra rossa con il suo 13° posto migliore classifica, con la convinzione di continuare il percorso che la sta affermando come una delle principali giocatrici di racchetta a livello mondiale. In un circuito dominato da avversari potenti, con i suoi 163 centimetri, l’allieva di Renzo Furlan somiglia ad un “Gronchi rosa”. Il suo gioco aggressivo, indipendentemente dalla superficie, è accompagnato da una combinazione di coraggio e sorriso. Abbagliante a tutte le latitudini: che sia il teatro o quello centrale di Dubai, dove Jasmine vinse un paio di mesi fa i primi 1000 della carriera, o il Tc Mirafiume di Bagni di Lucca, il primo club della campionessa termale, è non fa differenza .

«Il pomeriggio dopo la scuola non vedevo l’ora di mettere piede in campo con i miei amici – svela Paolini direttamente dalla Spagna –. Un ambiente familiare che mi ha trasmesso spensieratezza. Porto dentro di me tanti bellissimi ricordi legati all’infanzia, al rapporto con il maestro Ivano Pieri e ai primi tornei vinti. Nella mia mente il sogno di diventare professionista ha preso forma con il trasferimento al centro federale di Tirrenia”.

Per arrivare ad un regalo d’oro, il numero uno d’Italia occupa l’ottava posizione in classifica Gara valida per qualificarsi al Master di fine anno, Jasmine Paolini ha dovuto scalare tantissime montagne.

Innanzitutto, il classifica alimentato da un meccanismo brutale nella sua semplicità: più giochi vinci, più in alto vai. Tenendo presente, però, che quei “cambi” di punti dovranno essere difesi l’anno successivo per evitare di ritornare al posto di partenza. «Quando si parte dall’ITF con un montepremi di 10mila dollari si gode di più il panorama raggiunto in queste stagioni – ammette Jasmine -. Dopo alcune sconfitte subite in quei tornei ci si poteva scoraggiare e poi la delusione svaniva. La pazienza, l’aiuto dello staff e il sostegno della mia famiglia sono stati fondamentali.”

Una maturità sportiva sbocciata, come accaduto ad altri colleghi, non in tenera età ma proprio per questo vissuta con entusiasmo partita dopo partita. «Ognuno ha i suoi tempi – analizza Jasmine -. Collins, ad esempio, ha vinto la sua WTA 1000 a Miami a 31 anni. L’età non è un limite se si vuole crescere ogni giorno: lo insegnano i grandi campioni. Ho raggiunto questi livelli grazie al lavoro e all’esperienza. Cosa invidio agli altri giocatori? Direi qualche centimetro più alto (ride, ed) che poteva aiutarmi al servizio, ma sono contento del giocatore che sono diventato. Se fossi stato più alto avrei avuto più difficoltà a muovermi in campo”.

Oltre a Renzo Furlan, suo allenatore a tempo pieno dal 2020 ma che la conosce dal 2015, un’altra figura fondamentale per Jasmine è Tathiana Garbin, la prima a convocarla nell’allora Fed Cup (oggi Billie Jean King Cup). «Tathiana ha sempre riposto in me la sua fiducia – ammette la tennista termale -. Con il suo lavoro ha creato la migliore Nazionale degli ultimi dieci anni, arrivando in finale nel 2023. Quella cavalcata ha instillato nel gruppo una consapevolezza maggioritaria dei nostri mezzi. Il capitano ci dà sempre una grande forza d’animo. Fortunatamente, il tennis è uno degli sport più equi, in termini di montepremi, tra il settore maschile e quello femminile. C’è un problema di fondo, se così si può definire: ha fatto più scalpore la vittoria in Coppa Davis dei quattro successi nella Billie Jean King Cup ottenuti dal nucleo dei vari Schiavone, Pennetta, Vinci ed Errani ( Il partner di doppio di Jasmine ndr). Se tutto questo avrà l’effetto di riportare l’attenzione sul tennis a livelli altissimi in Italia, ben venga”.

Paolini rappresenta il miglior volto della racchetta azzurra insieme a Jannik Sinner. Entrambi sono esempi di costanza e abnegazione presi a modello dalle generazioni più giovani.

«L’ho incontrato proprio al termine dell’allenamento – dichiara Jasmine, attesa agli ottavi di Madrid dalla vincente di Zhu-Jimenez -. Abbiamo un buon rapporto. Sono contento dei risultati che sta ottenendo: lo ammiro sia per come gioca, Furlan mi invita a capire i suoi movimenti, sia per il suo comportamento in ogni occasione”. Madrid, Roma e le Olimpiadi di Parigi, questa volta da vivere con il pubblico dopo l’esperienza a porte chiuse di Tokyo 2020, sono i prossimi tre obiettivi nel mirino. «La terra rossa spagnola presenta condizioni diverse da quella di Parigi – commenta il numero 13 del mondo -. Roma, quindi, significa casa per ogni italiano”.

 
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