centinaia di interviste al Complesso San Michele – .

centinaia di interviste al Complesso San Michele – .
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SALERNO. Grande riscontro per il “Career Day Next Gen Revolution” rivolto ai NEET dai 16 ai 35 anni, selezionato dal “Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa Sociale”, e promosso da Fondazione Saccone, Ai.Bi. Associazione Amici Dei Bambini e Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno.

Il Complesso San Michele, sede della Fondazione Carisal, ha ospitato centinaia di interviste tra giovani talenti e oltre 15 aziende locali.

Nel corso della mattinata sono intervenuti: Domenico Credendino, Presidente Fondazione CARISAL, Virgilio D’Antonio, Direttore Dipartimento UNISA DISPC, Antonella Spadafora, Responsabile Associazione Ai.Bi Campania, Mario Vitolo, Amministratore Delegato Virvelle, e Giorgio Scala , Presidente della Fondazione Saccone . In collegamento Francesca Guinand, Responsabile Comunicazione del Fondo per la Repubblica Digitale.

Siamo orgogliosi e onorati di ospitare questo evento – ha esordito Credendino – Come Fondazione CARISAL abbiamo creduto fin da subito in questo progetto dedicato ai NEET, i giovani che non studiano e non lavorano. Abbiamo messo in rete tanti enti e associazioni locali, insieme alla Fondazione Saccone con la quale speriamo di continuare su questa strada anche su altri progetti”.

L’Italia è uno dei Paesi con il maggior numero di NEET in Europa – ha evidenziato Francesca Guinand – Oggi, dai 4 milioni di qualche anno fa, la situazione è migliorata arrivando a 2 milioni, numeri molto alti se si considera che sono 26 milioni le persone senza competenze digitali di base. Si tratta del 54% della popolazione tra i 16 ed i 74 anni, contro il 46% della media europea. Da qui la necessità di creare un fondo, della durata di cinque anni, nell’ambito di una partnership tra Governo e Associazione delle Fondazioni e Casse di Risparmio (Acri) che mira a ridurre il divario digitale. L’impegno del fondo è quello di individuare e finanziare progetti permanenti e strutturali, tra cui il progetto Next Gen. Siamo molto orgogliosi dei nostri risultati che ci hanno visto raggiungere un bacino di oltre 19mila giovani NEET”.

L’Ateneo è orgoglioso di partecipare ad un progetto che si rivolge ad un pubblico non consueto per un Ateneo, come quello dei NEET – ha spiegato D’Antonio – attivando però pienamente quella che è la terza missione dell’Ateneo, ovvero ridistribuire le competenze create attraverso le missioni di ricerca e didattica sul territorio e costruire con esso un rapporto diretto.

“Abbiamo supportato questi ragazzi nell’accrescere le loro competenze trasversali, quelle che vengono chiamate soft skills – Spadafora ha dichiarato – Una parte molto importante dell’integrazione di una persona in un gruppo di lavoro. Due dei nostri allenatori accompagnano ancora oggi i ragazzi per insegnare loro come lavorare in gruppo, come affrontare le difficoltà e come sfruttare al meglio le capacità individuali”.

“La questione NEET non è stata ancora pienamente compresa – ha affermato Mario Vitolo di Virvelle – C’è una fascia della popolazione che non ha la giusta motivazione o non è in grado di inserirsi nel mercato del lavoro. Il mondo della formazione, invece, persegue la capacità di formare profili idonei da inserire nelle aziende. Sono convinto che una proficua collaborazione tra agenzie per il lavoro, aziende e mondo della scuola possa facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro”.

“La Regione Campania è la seconda regione in Europa per numero di NEET – dichiarò infine Giorgio Scala – Dopo 10 mesi dedicati alla fase di orientamento e affiancamento insieme a questi ragazzi, oggi iniziamo il percorso conclusivo di un percorso che ha l’obiettivo di accompagnare i ragazzi nel mondo del lavoro. Una giornata fortemente voluta in presenza, per far vivere anche a questi giovani l’emozione, l’energia positiva, la fiducia di cui hanno bisogno e che per noi era fondamentale offrire. Da oggi avremo 12 mesi per generare i posti di lavoro previsti.

Next Gen Revolution è un progetto sperimentale, che mira a rimodulare, rispetto alle esigenze sia dei giovani che delle imprese, l’intero processo di incontro tra domanda e offerta di lavoro, comprendendo le giuste dinamiche da attuare per intercettare i NEET e aiutarli a valorizzare la propria competenze e passioni”.

 
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