Nel millesimo anniversario della sua morte fu scoperto, nella via omonima, una targa commemorativa Per Melo baresefigura che era a capo del In Puglia avvenne la prima rivolta antibizantina e che ha coperto un ruolo politico e diplomatico di notevole importanza per la città.
L’iniziativa è stata possibile grazie all’impegno di consoli associati al corpo consolare di Puglia, Basilicata e Molisea sostegno di Banca Popolare di Puglia e Basilicata e la disponibilità di Comune di Bari.
All’inaugurazione della targa era presente il vicesindaco di Bari Eugenio Di Sciascioil consigliere comunale con delega al patrimonio storico, artistico e architettonico Micaela Paparellai consoli Ioana Gheorghias (Romania), Ugo Patroni Griffi (Svizzero), Pierluigi Rossi (Portogallo), Massimo Salomone (regno dei Paesi Bassi), Luigi De Santis (Israele), Stefano Romanazzi (Francia) e Riccardo Di Matteo (Repubblica Ceca).
Per Di Sciascio «Melo da Bari è sicuramente una delle figure che caratterizzarono il passaggio dalla dominazione bizantina a quella normanna e poi successiva. È giusto rendergli omaggio e ricordarlo, perché Noi cittadini baresi però siamo figli di una storia molto complessa, ricca di episodi e dettagli e noi siamo il frutto di questa storia».
La figura di Melo da Bari, ha aggiunto Ugo Patroni Griffi, decano del corpo consolare di Puglia, Basilicata e Molise e console di Svizzera, «rappresentava l’indicazione di una città che si apriva al mondo. Nel Medioevo esisteva un’espressione comune: “Per tutto l’oro di Bari“, a dimostrazione di come la nostra fosse una città molto ricca e commerciale che viveva sul mare e verso il mare. Per questo motivo credo di sì un ottimo viatico per ricordare le potenzialità della città che negli ultimi anni stiamo riscoprendo anche nella sua vista sul mare».