Il gruppo Bnl Bnp Paribas ha chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi sostanzialmente stabili a 12,483 miliardi di euro e un utile ante imposte pari a 4,4 miliardi di euro, in crescita del 7,4% su base annua. L’utile netto è stato pari a 3,1 miliardi di euro (-2,2%), mentre il coefficiente CET 1, che misura la solidità patrimoniale, si è attestato al 13,1%. Il 23 aprile la società ha completato un piano di riacquisto di azioni proprie per 1,05 miliardi e ha proposto un dividendo di 4,6 euro, soggetto all’approvazione dell’assemblea generale del 14 maggio 2024. Il gruppo transalpino ha poi confermato la guidance per il 2024 per la quale stima una crescita di almeno il 2% dei ricavi e un utile netto superiore a quello del 2023.
Focus su Bnl
Più in dettaglio, per quanto riguarda BNLtra gennaio e marzo ha rDepositi nominativi in crescita dell’8,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La crescita ha riguardato soprattutto i segmenti corporate e private banking, mentre il settore della vendita al dettaglio ha subito un calo. La raccolta netta del private banking, in particolare, ha raggiunto 1,4 miliardi di euro, il margine di intermediazione è cresciuto del 7,9% a 729 milioni e il margine di interesse è aumentato del 13,7%.
In flessione, invece, il totale dei prestiti (-7,1%), al netto dei crediti deteriorati, a causa della contrazione dei prestiti alle imprese. Ma i prestiti alla clientela retail tengono. Bnl indica poi un effetto gap positivo, migliorato di 5,8 punti, che si ottiene dal divario tra i tassi di interesse applicati ai depositanti e quelli applicati ai prestiti. Migliora poi il costo del rischio, che scende a 72 milioni.
L’utile operativo lordo è migliorato del 18,2% a 288 milioni e l’utile ante imposte è aumentato del 50% a 209 milioni.
