Filiera Culturale della Città di Foggia – In quale città ci troviamo? – .

Filiera Culturale della Città di Foggia – In quale città ci troviamo? – .
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Comunicato stampa della Filiera Culturale del Comune di Foggia

In che città siamo?

“Se vogliamo che tutto rimanga com’è, tutto deve cambiare” è sicuramente una citazione abusata ma del tutto appropriata per la Città di Foggia, se si guarda all’attuale gestione del settore cultura.

In una città normale, realtà come quelle di Filiera culturale non dovrebbero scrivere comunicati stampa come questo: dovrebbero, invece, potersi dedicare alla produzione, alla creatività e agli scambi artistici. E invece eccoci di nuovo qui a provocare riflessioni scomode su annunci non realizzati e aspettative deluse.

All’alba dell’insediamento della nuova Amministrazione erano molte le promesse di svolta, i proclami riguardanti la cultura da vivere come fondamento del senso civico, strumento di integrazione e sviluppo della legalità. Ci si aspettava molto, soprattutto dopo gli incontri con l’allora candidato sindaco e circa quattro incontri con l’attuale assessore alla Cultura, di cui uno durante un’audizione formale in commissione cultura.

Si prevedeva una gestione degli obiettivi e delle attività dell’Assessorato alla Cultura da immaginare insieme agli operatori del settore, strutturata sulla base di regole condivise e chiare, come richiesto da anni da molti e come affermato anche in campagna elettorale da tutte le politiche dei gruppi.

Da un punto di vista più strettamente tangibile, i diversi incontri con esponenti della nuova amministrazione sembrano aver generato proficui ascolti e sostanziali accordi programmatici.

Per citarne solo due:

  • Uno studio approfondito dell’attualità”Regolamento per l’erogazione dei contributi destinati allo svolgimento di attività culturali e di spettacolo”, approvato con deliberazione della Commissione Consiliare con poteri di Consiglio Comunale n. 5 del 26/01/2023, al fine di migliorarne i punti deboli, già analizzati dalla Filiera Culturale (soprattutto in occasione del Tavolo Permanente tenutosi presso l’Accademia di Belle Arti).
  • Il Comune di Foggia avrebbe organizzato personalmente i successivi Tavoli Permanenti sulla Cultura e sullo Spettacolo, aperti a tutti i cittadini, sul modello di quelli organizzati finora da Filiera Culturale.

Ciò che vediamo oggi, tuttavia, è:

  • IL “Regolamento per l’erogazione dei contributi…” non è mai stato discusso o rivisto;
  • Non solo, il regolamento è stato addirittura disatteso in quell’unico punto veramente condivisibile, cioè quello in cui si stabilisce che le attività finanziate dal settore culturale debbano essere scelte sulla base di un avviso pubblico, da pubblicarsi entro il 31 marzo di ogni anno.

Ad oggi non è stato pubblicato alcun bando e non è chiaro come presentare al Dipartimento le proposte per la realizzazione di attività culturali, né quali criteri verranno utilizzati per accettarle o respingerle. Non vogliamo e non possiamo accettare che i progetti culturali tornino ad esistere quell’antica memoria di proposte dirette e gestite monocraticamentea porte chiuse da chissà quale commissione competente, o (peggio) selezionate sulla base di regole assolutamente discrezionali, senza un confronto aperto e pubblico con chi opera nel settore e senza obiettivi culturali di lungo termine.

  • Infine, il Comune non ha ancora mai organizzato, come più volte promesso, alcun Tavolo Permanente; non si è quindi realizzato il momento auspicato di incontro pubblico tra istituzioni e cittadini sul tema della cultura.

Tutto ciò ci riporta alle Amministrazioni passate, a ricordi grigi che credevamo di dimenticare, da cui quello attuale non sembra distinguersi, se non nei proclami.

È quindi l’intento di La Filiera Culturale del Comune di Foggia riprende in proprio l’organizzazione dei Tavoli Permanenti, con l’amara consapevolezza che, in una città normale, così come in una città ideale, gli operatori del settore non dovrebbero essere chiamati a lottare in prima persona ogni giorno per una gestione partecipata, collaborativa, retta da regole giuste e condivise. La Supply Chain ha sempre dimostrato di non cercare favoritismi o scorciatoie per compiti redditizi e si è sempre tassata per l’obiettivo collettivo. Tutto ciò sembrava semplicemente ingiusto allora e sembra ingiusto, ancora di più, oggi.

Chiediamo di essere compresi e ascoltati, di non dover spendere la nostra vita e la nostra creatività senza risultati tangibili e duraturi.

In conclusione, abbiamo appreso anche le modalità con cui è stato organizzato un evento ideologicamente particolare e importante come il Primo Maggio, e constatiamo che le istituzioni non hanno ritenuto necessario chiedere alcun contributo, intervento o confronto a chi si batte per la consapevolezza e la unità del settore culturale dal 2020. Troviamo paradossale trattare la dignità del lavoro ignorando percorsi che, tuttavia, sono apparsi illuminanti e tracciati durante la campagna elettorale.

In questa occasione la Supply Chain rende noto il suo settimo Tavolo Permanente il 24 maggio 2024, alle ore 16:30, in sala Locus Mirabilis c/o Libreria Fumettosmania, in Via Bari n. 18, a Foggia.
Parteciperanno operatori del settore, intellettuali, rappresentanti delle istituzioni e cittadini. Ingresso gratuito per tutti fino ad esaurimento posti.

FINE COMUNICATO STAMPA

 
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