«5,3 milioni di euro di debiti per fatture non pagate. La Stasi ha finito di dire bugie” – .

CORIGLIANO ROSSANO. Chi più di tutti coloro che vivono di menzogne ​​e sotterfugi dovrebbe sapere che quegli strumenti di inganno di massa hanno le gambe corte, loro sono i bugiardi cronici. Come l’amministratore delegato del Comune di Corigliano-Rossano. Sì, perché guardando le carte e le cartucce che vengono pubblicate sull’albo pretorio, ascoltando le promesse e i ricatti di questi giorni, il sindaco pro tempore ricopre il ruolo di amministratore di una società PRIVATA. Incarichi professionali ad amici di amici, incarichi sottosoglia a chi gli è vicino, benefici ad associazioni di amici e amici di amici, promesse nonostante quanto si sussurra sui marciapiedi di campi sportivi e stabilimenti balneari di essere affidati a consiglieri comunali voltagabbana. E siamo solo all’inizio della messa in scena di un uomo disperato che deve guadagnarsi da vivere con la politica perché non ha una professione in mano.

Ma per mandare avanti il ​​magico circo di Stasi servono soldi, tanti soldi. Come farli? Facile, basta non pagare le bollette di gas e luce di uffici comunali e scuole. Tanto che hanno accumulato un debito di oltre 5 milioni di euro, come certificano gli ultimi due documenti. Il primo riguarda un decreto ingiuntivo pervenuto a Palazzo Bianchi tramite il Tribunale di Roma da Banca Sistema SPA che invitiamo i cittadini di Corigliano-Rossano a prendere visione. Centinaia e centinaia di fatture non pagate a partire dal 2020 per un totale di 3.698.049,09 euro, quasi tre milioni e settecentomila euro. Il decreto risale a settembre 2023.

Altri 1.558.920,58 milioni sono stati liquidati con delibera n. 32 del 12 marzo 2024 ma apparentemente non pagate e riguardano fatture di Hera Comm srl relative “ai consumi energetici degli immobili e dei servizi comunali”.

Totale? 5.255.940,2! Oltre cinque milioni e duecentocinquantamila euro di fatture volutamente non pagate!

Spiegati così, panem et circenses, concerti da 600mila euro, concerti, cartelloni estivi da due milioni di euro, strade asfaltate e aree private, senza che a farne le spese siano questi disgraziati improvvisati scappati di casa. Ci auguriamo però che la Procura della Repubblica possa fare chiarezza su tutto questo.

Gentile amministratore delegato della società Comune di Corigliano-Rossano spa(ds), come si può facilmente dedurre dalle prime due ingiunzioni, la menzogna ha le gambe corte. Puoi dire tutte le bugie che vuoi, ma LA CARTA CANTA!

Quelle cartucce risalgono allo scorso settembre e da allora sono passati altri sette mesi. C’è chi dice che ad oggi il totale dei debiti raggiunti ammonta a 8 milioni di euro. Noi, per il nostro bene di cittadini di Corigliano-Rossano, non vogliamo crederci. Solo un pazzo sarebbe disposto a rovinare una città di 80.000 abitanti per interessi personali volgari e vergognosi.

Siamo certi che l’amministratore unico ci risponderà che sta pagando i debiti del passato, ma non considera che è stato il sindaco più ricco della storia, con risorse economiche che i suoi predecessori potevano solo sognare, quasi indebitandosi ma in vent’anni per arrivare a fine mese. Lui è stato il migliore di tutti, ha prodotto in pochi anni una montagna di debiti nonostante l’enorme liquidità derivante anche dalla fusione. Complimenti!

On. Pasqualina Straface, Candidata Sindaco di Corigliano-Rossano
comunicato stampa

 
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