Cambiamenti climatici, la raccolta del grano in ginocchio in Basilicata – .

POTENZA – La pioggia dei giorni scorsi non è bastata a salvare i raccolti, mentre le temperature anomale di fine marzo e metà aprile hanno messo a dura prova i cereali”. L’allarme è stato lanciato dalla Cia-Agricoltori “tramite il responsabile del settore cerealicolo Leonardo Moscaritolo che ha effettuato un primo monitoraggio tra i cerealicoltori lucani: molti raccolti sono andati distrutti”. “Molti campi di grano – aggiunge il direttore della Cia – sono stati falciati e imballati per ricavarne il foraggio. Una situazione che mette in ginocchio il settore.

L’annata agraria è già iniziata in salita con costi sproporzionati per l’acquisto di sementi e fertilizzanti, con i problemi aggravati da un inverno estremamente secco che non ha favorito uno sviluppo uniforme delle colture e ha impedito il normale accestimento”.

Secondo la Cia lucana, “ora le condizioni climatiche della stagione primaverile stanno peggiorando la situazione perché l’accelerazione della spigatura produce grani meno sviluppati, semi più leggeri e basse rese. Il problema non riguarda solo il grano duro, settore per il quale già nei giorni scorsi la Cia aveva lanciato l’allarme sulla base di stime di raccolto già fino al 50% inferiori rispetto alle medie degli anni precedenti, ma anche le colture di leguminose e foraggere. Questi ultimi, che sono nel periodo di piena fioritura, sono messi a rischio in alcune zone dalla siccità ma anche dalle possibili conseguenze di un’ulteriore serie di eventi climatici estremi come bombe d’acqua, grandine, sbalzi climatici che in qualsiasi momento caso impedire al terreno di assorbire le quantità d’acqua necessarie in modo armonico ed equilibrato. Se a ciò aggiungiamo una Pac dimezzata e la speculazione sui mercati, capiamo – ha concluso Moscaritolo – che produrre grano duro sarà sempre più complicato e l’intera filiera delle eccellenze del Made in Italy rischia di andare in crisi. Sono attivate tutte le procedure per aiutare i produttori con gli interventi urgenti dell’Assessorato regionale alle Politiche Agricole”.

 
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