TREVISO – Il sindaco di Treviso, Mario Conte, non vuole entrare nel merito delle dichiarazioni di Roberto Vannacci, bollandole come ”anacronistiche e lontane dal sentimento dei cittadini”. Una via diplomatica che implica una netta bocciatura del pensiero del candidato generale della Lega Europea che Conte commenta come “una volontà della segreteria e io mi adeguo.
Voglio allontanarmi – spiega – dalle opinioni individuali su idee che non condivido, e mi baso sul confronto dei sentimenti popolari, come fa ogni sindaco. Sul fronte scuola stiamo facendo un grande lavoro, anche sugli studenti con disabilità e vivo ogni giorno questo tema per non sapere quanto lavoro è stato fatto, anche con forme di mediazione… E sapere che è un’occasione straordinaria per persone che non hanno disabilità. Me lo raccontano i ragazzi, con caratteristiche diverse. È anacronistico. Il resto parla da solo”.
LE FRECCE DI DA RE
La candidatura di Vannacci «è impropria all’interno della Lega, è di estrema destra, la più volgare che si possa trovare nell’arco costituzionale»: non usa mezzi termini Gian Antonio Da Relo ‘storico’ ex eurodeputato della Lega Nord veneta, espulso da Salvini per le sue dichiarazioni contro Via Bellerio.
Per Da Re la scelta di Vannacci come leader delle elezioni europee anche in Veneto “è una offesa all’elettorato leghista storico e non, fatta da lavoratori, iscritti alla CGIL, mondo dell’agricoltura, partite Iva, imprenditori”, uniti attorno “a un’idea straordinaria prima di federalismo e poi di autonomia”. “Avevo già detto che ritenevo Vannacci un candidato inappropriato per la Lega e per il suo elettorato – prosegue Da Re -. Non c’entra niente con la Lega e lo ha detto lui stesso. Vorrei quindi capire perché Matteo Salvini lo nomina. Lo fa per ottenere qualche voto in più? «Per l’ex esponente della Lega Nord veneta, con quel candidato, non andranno a votare gli stessi leghisti. Gli eurodeputati della Lega caleranno notevolmente”.