Colpito dall’acido, il camionista muore dopo due settimane di agonia – .

L’ennesimo incidente sul lavoro ha sconvolto la vita di Salvatore Nicolosi, 45 anni, autista di un’azienda tortonese, nato e vissuto a Vigevano, detto Moki, perché portava sempre i mocassini.

L’incidente è avvenuto il 5 aprile, la morte dopo 2 settimane di agonia presso l’ospedale San Giovanni Bosco. Ustioni e ustioni interne non lasciavano scampo a Nicolosi colpito da a getto di fenolo mentre si effettua un trasbordo dell’acido per conto della Seici, azienda piemontese di Leinì. Una volta terminato il carico si sarebbe recato a Savona per imbarcarlo per la Spagna.

Ma tutto si è interrotto – secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri di Leinì e dell’Asl di Torino, quando il malfunzionamento di un tubo ha provocato la fuoriuscita di acido che ha colpito Nicolosi, provocando ustioni soprattutto alle gambe e agli apparati interni.

La morte del camionista, che abitava a Zeme e lascia due figli, il 19 aprile. Poi l’autopsia e la restituzione della salma ai familiari, agli amici e alla comunità che conosceva bene Moki e la sua passione per la musica che lo ha portato nei club locali a cantare e suonare con la sua compagna.

Il duo da loro fondato, Moki e Ramona, era piuttosto conosciuto in Lomellina. La cappella funebre è stata aperta nella Sala del Congedo dell’Asm di Vigevano, in via Petrarca. Lunedì i funerali.

 
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