Massa, dal Mic oltre 5 milioni di euro per restaurare il Palazzo Ducale e ‘liberarlo’ dalle impalcature – .

MASSA-CARRARA – “Un successo legato alla squadra istituzionale” sostiene il prefetto Guido Aprea, annunciando la bella notizia insieme al deputato Alessandro Amorese e al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti. Palazzo Ducale sarà liberato dalle sbarre delle impalcature ‘perenni’ che lo tengono in ostaggio ormai da anni e questo grazie al finanziamento di 5.066 milioni di euro che arriverà dal Ministero dei Beni Culturali. La somma consentirà il restyling di Palazzo Rosso, sede della Prefettura e della Provincia: a partire dalle grondaie, alle facciate, agli infissi e agli impianti elettrici.

Il passo fondamentale di questo successo, che consentirà il recupero di uno degli edifici storici più belli del territorio e la sua restituzione alla città nella maniera più completa, è stato il riconoscimento dell’edificio come di particolare interesse culturale. “La Conferenza Stato Regione ha espresso parere positivo” riporta la notizia Amorese con un certo orgoglio. Ed era proprio questo il tassello che mancava e che ha aperto le porte all’inserimento di Palazzo Rosso nei progetti speciali finanziati dal Ministero presieduto da Gennaro Sangiuliano.

“Giovedì 2 maggio la Conferenza Stato Regione ha espresso parere positivo riguardo alle disposizioni della legge 83 del 2014 sull’Artbonus, ‘Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo’. Con l’approvazione del Piano strategico dei grandi progetti legati ai beni culturali e con la pianificazione delle risorse per l’anno 2024, siamo orgogliosi di poter dire che in questi grandi progetti speciali a livello di beni culturali, nel bando che in tutta Italia c’è Palazzo Ducale con un prestito di 5,066 milioni. Ce n’era bisogno – sorride soddisfatto Alessandro Amorese nel convegno svoltosi in una delle preziose sale del palazzo – pensate che ogni tanto il Prefetto mi dice che deve svegliarsi di notte per chiudere le finestre durante serate tempestose”.

Il deputato ha ricordato il lungo percorso per giungere a questo risultato, iniziato un anno e mezzo fa con un colloquio ottenuto da lui, Aprea e Lorenzetti con il segretario tecnico capo del Ministero e con il ministro Sangiuliano, preparatorio alla visita dello stesso ministro Sangiuliano , l’anno scorso, “durante il quale gli abbiamo mostrato la bellezza dell’edificio”, ha riferito Amorese.

“Ci sono due strade, in particolare via Guidoni, che hanno sofferto molto le condizioni in cui versa Palazzo Ducale – il deputato apuano ha ricordato le difficoltà dei commerci in quelle vie cittadine –, il degrado di queste eterne impalcature. I prossimi passi saranno quindi il decreto del ministro Sangiuliano, l’ufficialità della Corte dei Conti e infine il progetto esecutivo. Poi finalmente partiremo”.

“Si tratta probabilmente del bene culturale più importante della provincia per la sua storia e per ciò che rappresenta oggi: sede della Prefettura e della Provincia – prende la parola Gianni Lorenzetti – I miei più sentiti ringraziamenti vanno all’Onorevole Amorese e al Signor Prefetto. Si tratta di un successo frutto di una volontà che manca da anni – ha sottolineato con determinazione Lorenzetti – e che non sarebbe potuta realizzarsi senza un intervento di questo tipo e forza. Sono presidente della Provincia di Massa-Carrara da 8 anni – ha ricordato – e voi sapete che sono diventato presidente nel momento peggiore, quando le risorse non c’erano. C’è stato un tentativo di reperire 500mila euro che poi non siamo riusciti, nonostante il bando, a portare a termine perché l’impresa non aveva potuto portare avanti i lavori. Questo per dire quanto è sempre stato forte l’impegno della Provincia, ma senza un impegno come questo al nostro fianco non avremmo potuto raggiungere questo obiettivo. Che il Palazzo Ducale sia in queste condizioni non è un giorno, è una ferita e in tutti questi anni nessuno si è mai interessato – ha ripetuto -. Un ringraziamento quindi va all’Onorevole Amorese che è in prima linea su tutte le questioni che riguardano la nostra comunità, ma un ringraziamento va anche ai miei uffici perché se siamo riusciti ad ottenere questo risultato è perché avevamo un progetto esecutivo: se volete i soldi voi Bisogna avere un progetto ed è la prova che la Provincia ha sempre creduto nella necessità di ristrutturare l’edificio. E poi siamo andati oltre, perché non sistemeremo solo le grondaie, nonostante l’aumento dei prezzi: i 5 milioni di euro ci permetteranno di sistemare anche altre cose: in primis gli infissi e gli impianti. Non avremo una corsa dal basso verso il basso – ha assicurato Gianni Lorenzetti -. È un edificio ferito e spero che alla fine del mio mandato, nel marzo 2026, in questi 2 anni, potrò vederlo restituito alla città. Grazie per la sinergia. Ha vinto la città, hanno vinto i cittadini. Grazie quindi all’Onorevole Amorese, al Prefetto degli uffici. A questo punto si procederà alla realizzazione del progetto già esistente, non si lavorerà solo sulle grondaie, ma su facciate, infissi, serramenti e impianti. Poi ci sarà un bando pubblico al quale potranno partecipare le aziende specializzate. Se saremo bravi e non ci saranno problemi arriveremo alla gara entro la fine dell’anno, e avremo l’inizio dei lavori nel 2025”.

Sia Lorenzetti, che già a suo tempo aveva espresso questo desiderio, sia Amorese si accordarono quindi, una volta recuperato l’edificio, per renderlo più fruibile e organizzarlo logisticamente per trovare più spazi da dedicare alla cultura.

“Non sempre le sedi della Prefettura sono beni culturali e non sempre c’è l’interesse di tutte le istituzioni a migliorarle e valorizzarle – ha commentato Guido Aprea, portando anche il saluto della dottoressa Angela Acordon, il Sovrintendente che seguirà passo passo i lavori fare un passo -. Abbiamo sempre cercato di farlo vivere il più possibile con eventi e manifestazioni, apriamo al pubblico e alla città nel più breve tempo possibile. Ma qualcosa è sempre mancato: la possibilità di valorizzare al meglio questo bene culturale strutturale. I ringraziamenti vanno al Ministro. Anche in questo caso – ha sottolineato – ha vinto l’unità e il lavoro di squadra delle istituzioni. Restando uniti, coesi e compatti potremo ottenere i migliori risultati”.

“Aggiungo un tema – annuncia un’altra novità Alessandro Amorese – farò una conferenza all’Archivio di Stato perché l’edificio riceverà un importante finanziamento dal Ministero dei Beni Culturali. Come sapete, è stato acquisito ed è ora di proprietà pubblica e presenta, come noto, problemi strutturali”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Alluvioni e disagi dovuti alla cattiva gestione dell’amministrazione. Museo Ala Ponzone rovinato dall’umidità” – .
NEXT COLDIRETTI PUGLIA, NASCE IL CENTRO SPECIALIZZATO PER RICOSTRUIRE IL SALENTO; STIMA SOLO 3MLN DI ULIVI RESISTENTI RIPIANTATI – PugliaLive – Quotidiano di informazione on line