Ottima performance delle strutture ospedaliere private in Calabria nel periodo 2019-2022 – .

CATANZARO Si è svolto questa mattina a Palazzo Santelli, nella cittadella regionale di Catanzaro, un incontro sul tema “Le prestazioni cliniche delle strutture private calabresi, per fronteggiare la mobilità passiva e gli eventi avversi” con la presentazione del “Rapporto sulla qualità degli esiti clinici negli ospedali privati ​​della Regione Calabria”. All’incontro hanno partecipato il presidente dell’Associazione Coordinamento Ospedali Privati ​​della Regione Calabria (Acop), l’avvocato Enzo Paolini, l’ingegner Filippo Castelli, Responsabile Area Operativa – Innogea Srl che ha relazionato sul Rapporto, e il presidente della Regione Calabria, Roberto Eyed. È necessario abbattere e ridurre le liste d’attesa emigrazione medica dal Sud, un fenomeno, quest’ultimo, che porta tanti pazienti – e famiglie di pazienti – nelle strutture del Nord, e anche tanti soldi da parte dei calabresi che qui potrebbero restare – ha detto il presidente dell’Acop, Enzo Paolini, commentando i dati della Relazione -. L’ottuso sistema dei tetti di spesa al Nord non esiste, mentre esiste qui in Calabria, per cui, una volta raggiunti certi massimali, i calabresi sono costretti ad uscire e la regione paga in aggiunta alle regioni del Nord. E un dato che dobbiamo contrastare e il Rapporto che presentiamo oggi dimostra con evidenza statistica sia la buona performance della nostra regione, che inverte il trend, sia il buon contributo che la sanità privata dà a questo trend, che fornisce circa il 20,3 per cento della performance. Questo dato è molto importante sia dal punto di vista statistico che economico perché aiuta a mantenere famiglie e pazienti in Calabria senza disagi. L’assistenza sanitaria a gestione privata accreditata contribuisce per il 20% all’assistenza sanitaria calabrese mentre costa solo il 10%. Un notevole risparmio di risorse che possono essere destinate ad un altro servizio pubblico in cui sono incluse le strutture private in cui non è previsto alcun pagamento perché il servizio sanitario pubblico, pagato con le tasse da tutti i cittadini, comprende anche le strutture private convenzionate che erogano servizi senza oneri per i cittadini”. Nel corso del dibattito anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha riconosciuto un ruolo fondamentale alla sanità privata calabrese. “La sanità regionale si fonda su due pilastri – ha affermato Occhiuto – gli operatori pubblici e gli operatori convenzionati accreditati, che fanno sostanzialmente parte del sistema sanitario. A volte, nel dibattito pubblico, si crea un conflitto profondo tra questi due pilastri, ma l’obiettivo che tutti dobbiamo perseguire, che dobbiamo mettere in cima alle nostre priorità, è quello di cui ha parlato il Presidente Paolini: contrastare i flussi sanitari emigrazione. E non possiamo affrontarlo solo con i fornitori pubblici, sono necessari anche fornitori privati ​​affiliati. Non ho alcun pregiudizio nei confronti della sanità privata agevolata, anche se, come presidente della Regione, mi sento in qualche modo un loro concorrente, nel senso che devo svolgere il ruolo dell’imprenditore che ha altre aziende che si occupano di sanità, ovvero ospedali, aziende sanitarie provinciali. Ma questo non mi allontana dall’obiettivo principale di contenere i flussi di emigrazione sanitaria e di dare ai cittadini calabresi la possibilità di curarsi gratuitamente in Calabria”. Come riportato nel Rapporto presentato questa mattina a Palazzo Santelli, l’analisi dell’andamento del volume dei ricoveri nel periodo 2019-2022 è stata di fondamentale importanza per valutare la capacità del Sistema Sanitario Nazionale, nelle sue articolazioni regionali, di recuperare la situazione livelli di offerta dei servizi sanitari, dopo un periodo caratterizzato dal manifestarsi improvviso di un fenomeno particolarmente grave come la pandemia da Covid 19.

Ricoveri in strutture private calabresi al 20,3% e spesa ospedaliera al 10,83%.

Per i 52 indicatori di volume presi in considerazione dal Rapportoi ricoveri nelle strutture private in Calabria costituiscono il 20,3% del totale regionale; il dato è coerente con quello relativo alla produzione complessiva delle strutture ospedaliere private, pari al 20 per cento, riportato nel documento della Conferenza Stato-Regioni sulla ripartizione del Fondo sanitario per l’anno 2023 (sessione del 9 novembre 2023). Nello stesso documento, la spesa ospedaliera sostenuta per il settore privato accreditato è calcolata nel 10,83 per cento del totale della spesa ospedaliera regionale; il che conferma la capacità delle strutture ospedaliere private di sostenere elevati livelli di produzione con ottimizzazione dei costi, contribuendo al miglioramento della performance complessiva del Sistema Sanitario Regionale. Il settore privato ha registrato una maggiore ripresa del volume dei ricoveri rispetto ai valori pre-pandemia. Sul totale dei 52 indicatori analizzati dal Rapporto, il divario registrato nel 2022 è del -12,5% nel settore pubblico, mentre in quello privato è del -7,4%. Nelle aree cliniche dell’Ortopedia e dell’Oncologia, ad esempio, i volumi registrati nel 2022 dal settore privato sono addirittura superiori a quelli degli anni pre-pandemia. Questi dati forniscono un risultato incontrovertibile: le strutture private possono contribuire a contenere la migrazione sanitaria regionale aumentando i volumi delle prestazioni.

Sanità privata calabrese al 71 per cento negli esiti clinici migliori della media nazionale

Dal confronto con i dati nazionali emerge che su 45 indicatori la Regione Calabria nel suo complesso (pubblico + privato) registra 22 esiti clinici migliori della media nazionale (49 per cento), mentre nel settore privato sui 28 indicatori per i quali è possibile Facendo il confronto, essendo disponibili i dati Adj, gli esiti migliori rispetto alla media nazionale sono 20 (71%). Quale conferma la capacità delle strutture private di operare in un contesto di integrazione e sussidiarietà, offrendo un contributo decisamente positivo alla performance complessiva del Servizio sanitario regionale. Nel 2022 in Calabria 12 indicatori su 26 nel settore pubblico e 8 su 25 in quello privato sono migliorati rispetto all’anno precedente.

 
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