il garante dei prigionieri – .

Brevi considerazioni a margine dell’episodio di violenza avvenuto in un liceo cittadino e che ha coinvolto due adolescenti da parte del Garante dei detenuti della Città Metropolitana di Reggio Calabria, dottor Paolo Praticò.

“Solo pochi giorni prima era stato presentato un progetto di ricerca/intervento sulla gestione delle emozioni tra gli adolescenti di alcune scuole cittadine, curato da psicologi, pedagogisti ed educatori degli istituti penitenziari. In quanto garante dei detenuti, sono stato gentilmente invitato e ho avuto l’opportunità di esprimere la mia opinione che vorrei ripetere. La violenza in generale, e quella di genere in particolare, è una grave forma di impotenza espressa da chi non è in grado di esprimere le proprie emozioni in modo dialogico e positivo. La scuola dovrebbe sopperire alle carenze familiari e ambientali, aiutando i bambini a migliorare l’autostima e a coltivare sentimenti positivi, attraverso lo studio dei grandi della letteratura e anche con il consiglio di esperti (psicologi), insegnando ai bambini a riconoscere e gestire sentimenti come rabbia, amore, amicizia, che se frustrate generano inevitabilmente violenza. Esiste una correlazione diretta tra impotenza-frustrazione-aggressione-violenza e quando non è diretta verso l’altro ritenuto responsabile, potrebbe essere diretta verso se stessi. Mi auguro che vengano adottate misure adeguate e adeguate per garantire che tali incidenti non si ripetano, poiché da questo dipende il futuro di questa generazione”.

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