Due opere di Guttuso al Museo di Trapani – il Gazzettino di Gela – .

Trapani – Il patrimonio del Museo Regionale Pepoli di Trapani si arricchisce di due tele autografe di Renato Guttuso, rappresentazione dell’epica degli umili.

Le opere sono state recentemente acquisite dalla struttura grazie alla donazione di Michelangela Scalabrino, docente in pensione dell’Università Cattolica di Milano che ha voluto rendere omaggio al museo della città d’origine della sua famiglia. Il primo dipinto, “Il contadino a dorso d’asino” (1954), è uno studio per un olio di grandi dimensioni intitolato “L’occupazione delle terre incolte”, espressione di quel realismo sociale che ispira gran parte della produzione del pittore. maestro di Bagheria.

Nella seconda tela, “Contadina” (1956), Guttuso ritrae una donna con un grosso fagotto sul capo che procede con sacra solennità all’interno di un paesaggio brullo e roccioso.

Da venerdì le tele saranno esposte nella sala delle opere contemporanee che già ospita il celebre “Ritratto di Nunzio Nasi” di Giacomo Balla. L’acquisizione delle due tele ha dato anche l’opportunità di rimodulare l’allestimento della sala e di collocarvi due opere, una di fine Ottocento e l’altra dei primi del Novecento. Si tratta della “Testa di vecchio” in bronzo del palermitano Domenico Trentacoste, un tempo esposta in una sala del Museo e relegata per anni in deposito, e della “Figura femminile” di Domenico Li Muli, un bassorilievo in marmo che il Scultore trapanese eseguito nella seconda metà degli anni ’30 e da lui donato al Museo.

 
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