Milan, Furlani e Ibra in direzioni opposte. Atalanta, nient’altro che un figlio di papà! Thiago e 5 innesti per far ripartire la Juve – .

Milan, Furlani e Ibra in direzioni opposte. Atalanta, nient’altro che un figlio di papà! Thiago e 5 innesti per far ripartire la Juve – .
Milan, Furlani e Ibra in direzioni opposte. Atalanta, nient’altro che un figlio di papà! Thiago e 5 innesti per far ripartire la Juve – .

Il Milan è chiuso. Ora è ufficiale. Se si fascia sull’allenatore il rischio è che il mercato diventi un minestrone senza sale. Moncada è sulla barca di Furlani. Ibra è il leader del Cardinale. Furlani rappresenta il pre-cardinale. Insomma, se Furlani va a destra, Ibra va a sinistra. La verità è che Ibra non andava messo in questo Milan. Non ha esperienza e per ora non ha competenza. Essere calciatore e protagonista nello spogliatoio non significa saper essere subito allenatore. Zlatan voleva portare Conte o Van Bommel a Milanello. Furlani si è opposto a Conte e non ha appoggiato l’olandese. Il tour di Furlani aveva prima confermato Pioli, salvo poi farsi sorprendere dalla Roma e dal derby, e successivamente chiuso Lopetegui. Il rumore in piazza ha fatto sì che le firme venissero sospese e ora bisogna trovare altre soluzioni. Al momento al Milan c’è un governo a maggioranza mista, con Ibra e Cardinale che cercano di fare i padroni in “casa propria”. Conceicao è un’idea di Furlani. Ibra non appoggia. Intanto da Milanello circolano anche voci di uno Zlatan che si comporti ancora da calciatore-allenatore che mette in difficoltà anche lo stesso Pioli. Al fianco dei suoi ex compagni di squadra direbbe loro come fare e cosa fare in campo, spesso disorientando lo stesso giocatore che giustamente deve ascoltare le indicazioni del suo allenatore e non di un dirigente che non ha diritto di dare questo “consiglio”.

Se a Milanello c’è una confusione di potere, a Zingonia c’è un’organizzazione perfetta dettata dall’unico deus ex machina del club: Luca Percassi. Il figlio di papà a chi? Di solito se nasci ricco e nel mondo ovattato non hai fame, non hai idee e distruggi presto il lavoro di papà. Eccoci all’eccezione che non conferma la regola. Luca valorizza il lavoro di Antonio. Il segreto del successo è Gasperini, dicono in molti. Niente di più sbagliato: il miracolo è di una proprietà visionaria e lungimirante, di cui il tecnico è un fantastico dipendente. E questo va ricordato e sottolineato. Gasperini deve più all’Atalanta di quanto Percassi debba a un allenatore che ha avuto il merito di scegliere prima, difendere e poi confermare. Gasp è perfetto per il lavoro che c’è dietro ma Luca Percassi è il vero ideatore. 20 ore al giorno a Zingonia, conosce tutti i ragazzi del vivaio, ha dato un ruolo strategico a Samaden, ha valorizzato il lavoro di D’Amico ed è arrivato ai playoff di serie C al primo anno con l’under 23, partenza netta in ritardo e senza avere uno stadio decente in cui giocare. Merito della competenza di Fabio Gatti che ha fatto il miracolo tra la scelta dell’allenatore e la costruzione della squadra, oltre alla classica gestione della settimana. Una macchina perfetta che non a caso ti porta ad una semifinale europea (per ora) e ad una finale di Coppa Italia. Bisogna saper giocare a calcio dal lunedì alla domenica, capire i problemi dei giocatori, valorizzare anche i magazzinieri e far crescere le strutture. Il lavoro di scoutismo è importante ma da solo non basta.

Intanto chi pensa da tempo al futuro è la Juventus, che torna in Champions ma che finalmente sarà libera dalla carcerazione di Allegri. Giuntoli avrebbe voluto cambiare al suo arrivo ma l’acquisto è arrivato tardi a causa di De Laurentiis e due anni di contratto di Allegri pesavano sulla Juve. Giuntoli ha ricevuto istruzioni molto chiare dalla proprietà. A noi non interessa tornare subito alla vera Juve ma tra 3-4 anni. Giuntoli, invece, avrebbe voluto tutto e subito. Ora inizia la sua vera era in bianco e nero. Thiago Motta in panchina e almeno 5 innesti per rinforzare una rosa debole, mediocre e finita. Stipendi alti per il reale valore dei giocatori. Tu sei la Juve e devi provare a vincere lo scudetto ogni anno ma nessuno ha la bacchetta magica. C’è molto lavoro da fare qui.

Sassuolo-Inter? Parlare dopo è per tutti. Venerdì su Sportitalia abbiamo anticipato il finale del film. Stasera Udinese-Napoli. Il film sarà lo stesso. Cinema diverso. E a giugno Samardzic ha potuto vedere il Vesuvio da vicino.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Meteo in Molise, la settimana si apre all’insegna dell’instabilità – isNews – .
NEXT Catania, una megattera al centro del nuovo murale mangia-smog – .