Sandro Dell’Agnello rinnova per due anni – .

Sandro Dell’Agnello rinnova per due anni – .
Sandro Dell’Agnello rinnova per due anni – .

Un Rivierabanca Basket Rimini che nel giorno del bilancio di fine stagione guarda già al futuro con rinnovato entusiasmo. A pochi giorni dalla fine degli impegni sportivi, Rbr lancia subito un importante messaggio di continuità, segno di un progetto che continuerà a puntare a consolidarsi e a crescere: nel corso di una conferenza stampa organizzata nell’auditorium del main sponsor Rivierabanca il club ha annunciato il prolungamento di contratto con l’allenatore Sandro Dell’Agnello. Il club e l’allenatore hanno firmato un contratto biennale, valido per le stagioni sportive 2024/2025 e 2025/2026.

Queste le parole del presidente di Rinascita Basket Rimini Paolo Maggioli: “La notizia di oggi è la riconferma del nostro allenatore, è il primo passo da cui ripartiamo per la prossima stagione. Sandro si è guadagnata questa riconferma sul campo con i risultati, è un grande piacere che si sia divertito a Rimini. Penso che lavorare in un ambiente positivo sia importante, è il primo segnale di un percorso che va avanti. La conferma arriva da numeri straordinari, siamo tutti molto contenti di questa ripartenza. Ho conosciuto Dell’Agnello dal documentario ‘Scugnizzi per sempre’ e mi ha commosso, perché è una storia vicina a quello che sta succedendo a Rimini. Buona fortuna”.

Di seguito parte del discorso di coach Sandro Dell’Agnello: “Ringrazio la società e tutti per la fiducia, sono molto coinvolto in questa avventura a Rimini. Sono qui solo da pochi mesi, ma Paolo Carasso e Davide Turci mi hanno fatto sentire a casa fin dal primo momento, hanno cercato di supportarmi quando le cose non andavano. Insieme a loro, quando ho incontrato il presidente, mi hanno detto quello che tutti gli allenatori vorrebbero sentire: che qui c’è un progetto, la voglia di crescere, che passo dopo passo vogliamo andare avanti. Sogno, tutti insieme, un tipo di percorso che possa somigliare a quello realizzato da Trento qualche anno fa, qui abbiamo i mezzi e la passione per poterlo fare”.

Il tecnico racconta poi il suo approccio con il Rimini: “Ho portato qui cose in cui credevo, la fortuna è stata che i giocatori mi seguivano, perché le partite le vincono i giocatori e non l’allenatore o la società. Poi abbiamo fatto una cosa fuori dall’ordinario, difficile da ripetere, abbiamo vinto 13 partite su 15, è una cosa che nemmeno il Real Madrid può prevedere. Può succedere, ma è molto difficile: tutti insieme abbiamo fatto qualcosa di straordinario, siamo stati anche un po’ fortunati, ma siamo riusciti ad avere la soddisfazione che le persone serie meritano. Possiamo continuare a crescere, senza proclami, senza presunzione, con molta umiltà, che è quello che ho sempre chiesto ai giocatori, ma anche con l’ambizione di provare a vincere ogni partita”.

L’amministratore delegato Paolo Carasso ha il compito di stilare il bilancio della stagione sportiva appena conclusa: È stata una stagione difficile e anche dolorosa, ma la ritengo straordinaria come le altre che ho vissuto. Come in tutte le belle favole, a un certo punto emerge un momento difficile, in quel momento dovevamo essere pronti a reagire: e ci siamo ritrovati come società a trasformare quel momento apprezzando le cose positive che arrivavano. La prima cosa è stata la spinta del nostro pubblico, non soddisfare il bisogno del nostro pubblico non ci ha fatto dormire la notte, è stata la parte più difficile. Nel momento difficile però c’erano persone che erano lì a soffrire e a sostenerci, è stato un aspetto positivo. La seconda cosa positiva, che ho apprezzato, è stata l’unità dei soci e del Consiglio di Amministrazione al vertice. C’è stato un momento in cui i soci hanno chiesto un incontro, per dirci: noi ci siamo, siamo pronti a tutto. Il passo decisivo l’ha fatto sicuramente Paolo Maggioli, è stato lui il primo a dire che bisognava fare qualcosa: ho già detto e ripetuto ai ragazzi che ci sembrava giusto valorizzare al meglio le scelte fatte sui giocatori, perché nei momenti difficili ci hanno insegnato che bisognava trovare delle scuse. I giocatori hanno dimostrato che per uscire da quel momento negativo la soluzione migliore era stare insieme, unirsi e lavorare. Poi abbiamo dovuto fare una scelta dolorosa, difficile, io mi sono preso la responsabilità, poi abbiamo avuto la fortuna e la capacità di fare il cambiamento che si è rivelato decisivo. La scelta di Sandro Dell’Agnello ci ha portato ad affrontare il momento negativo con la giusta positività, ci ha insegnato a crederci e a credere nel lavoro”.

Un accenno ai tifosi, in apertura del convegno, è arrivato anche dal presidente Paolo Maggioli: “Il ringraziamento più grande va al pubblico e ai tifosi, quello che sta accadendo a Rimini in termini di passione è qualcosa di straordinario. L’amarezza dei playoff è stata soprattutto quella di poter vedere lo spettacolo del Flaminio una sola volta, è stato un gran peccato, al di là degli incassi e della possibilità di avanzare nel tabellone”.

 
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