Droga, armi e denaro. L’ex ultras e il suo compagno sono in carcere – .

Droga, armi e denaro. L’ex ultras e il suo compagno sono in carcere – .
Droga, armi e denaro. L’ex ultras e il suo compagno sono in carcere – .

Io sono il Alessandro Casolari, 57 anninome storico di Gruppo d’azione è nato a movimento ultras della fede spallinae il Roberto Roma, 50 anniGià noti alle forze dell’ordine, i due uomini sono finiti in manette e condotti in cella carcere di via Arginone dai Carabinieri nella mattinata di lunedì 13 maggio, a seguito di un’indagine coordinata dall’art pm Ciro Alberto Savino dal Procura di Ferrara.

Ma andiamo per gradi. Tutto ebbe inizio nel pomeriggio del 22 agosto, quando si recò un giovane di 23 anni un appuntamento all’interno di un’abitazione in una zona periferica della città. Lì avrebbe dovuto incontrare alcune persone completare l’acquisto di un farmaco. I venditori si dimostrano molto disponibili a concludere l’affare, tanto che, per incontrarlo, gli pagano il taxi da Barco, dov’era in quel momento, lo porta alla casa dove deve incontrarsi. Viene ‘scortato’ da una persona di fiducia degli spacciatori, che lo accompagna all’indirizzo concordato.

Appena si apre la porta di casa, però, quello che avrebbe dovuto essere uno spaccio di droga “normale”. si trasforma in uno vera aggressione da parte di tre uomini: uno vestito in mimetica e uno vestito di nero, entrambi travisati da passamontagnae un altro di corporatura robusta mascherato da una bandana. Due di loro, i primi due, sono Casolari e Roma. Appaiono anche una pistola e un taser. Dopo una breve colluttazione, il il giovane è immobilizzato con lacci da elettricista attorno ai polsi e alle caviglieprivato del portafoglio e del cellulare e chiuso in una stanza.

Dopo pochi minuti e numerosi sforzi, il giovane riesce a liberarsi e, lanciandosi dalla finestra, riesce a scappare. Nonostante ciò viene subito raggiunto da uno dei rapinatori, che lo costringe a subire una seconda violenta colluttazione che allarma i vicini. Questi ultimi, spaventati dal gran trambusto, chiamano la polizia. Il bottino della rapina è modesto se paragonato ai fatti: 100 euro in contanti, 40 euro prelevati illegalmente da un bancomat della città e da un cellulare.

Quanto accaduto insospettisce la polizia, che avvia subito un’indagine durata circa nove mesi per fare chiarezza e ricostruire tutti i retroscena della vicenda, partendo dai rilievi tecnici effettuati all’interno dell’abitazione e dalle testimonianze della vittima. Da qui il probabile coinvolgimento di a 60enne ferrarese e giovane 21enne. Il primo venne immediatamente identificato come quello su cui aveva agito travisato dalla bandanail secondo invece si riconosce grazie ad un dettaglio: nelle fasi concitate della colluttazione fuori casa, la vittima se n’era accorta un’auto bianca utilizzato da un suo conoscente che aveva rapidamente lasciato il posto.

Dai controlli effettuati sulla targa del veicolo, annotata da un testimone e fornita agli operatori del 112 intervenuti sul posto, è stato possibile accertare che l’auto era effettivamente utilizzata dalla persona indicata dalla vittima e i militari sono riusciti a identificare a casa del 21enne il quale, nella tarda mattinata del 23 agosto, venne arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Per cercare di sfuggire al controllo dei Carabinieri, dopo essere stato chiamato in caserma per essere interrogato sui fatti del giorno precedente, il giovane li aveva spinti mentre cercava di scappare. Poi, sottoposto a perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di un chilo e mezzo di hashish, 31 grammi di cocaina, 119 grammi di marijuana, oltre a 13mila euro in banconote false.

Le forze dell’ordine entrano in azione e iniziano così a ricostruire, attraverso una meticolosa analisi del traffico telefonico, i contatti del primo arrestato e il motivo della sua presenza sul luogo della rapina. L’attività porta a tre uomini con i quali il giovane ha contatti frequenti e sospetti: due sono il 57enne Alessandro Casolari e il 50enne Roberto Romaentrambi residenti a Ferrara, mentre il terzo è un uomo di 60 anni.

È con il nuovo anno che, ormai giunta alle battute finali, l’indagine si amplia dopo che un fatto di cronaca ha fatto emergere alcuni dettagli utili a delineare la posizione dello stesso Casolari. Tutto è accaduto nella tarda serata del 23 febbraio, quando una pattuglia Norm dei Carabinieri è intervenuta in una zona residenziale della città, dopo aver segnalato una presenza sospetta. di due giovani di 18 e 19 anni. Entrambi vengono sorpresi dai militari mentre si aggirano con uno strano oggetto tra le mani: è un ordigno esplosivo fatto in casa che, subito dopo il controllo, è stato sequestrato e affidato agli artificieri.

I due poi arrivano indagato e denunciato in libertà per detenzione di materiale esplosivo che, dalle successive indagini effettuate, è emerso essere stato probabilmente realizzato dall’ex spallina ultras con circa 350 grammi di polvere flash. L’intento era quello di inserirlo nel giardino di un edificio della zona per compiere un’azione intimidatoriaaffidare l’incarico a alcuni giovani che gli orbitavano attorno.

Insomma, come già detto ieri, per il fatti del 22 agostole persone segnalate per rapina aggravata in concorso E rapimento Sono quattro.

Così come il 60enne e il 21enne (già arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti), indagato a piede libero, il gip del tribunale di Ferrara ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere in relazione ai delitti contestati sia per Roma che per Casolari, dovendo rispondere anche quest’ultimo dell’ smaltimento di ordigni esplosivi senza licenza. Ordini eseguiti nelle prime ore del mattino del 13 maggio dal personale della Sezione Operativa insieme al Nucleo Investigativo di Ferrara, ai militari delle stazioni di Ferrara e di Corso Giovecca e a due unità cinofile.

Nel corso della perquisizione domiciliare, inoltre, Roma è stata trovata in possesso di 114 grammi di hashish, una bilancia di precisione, circa 10.000 euro in contanti e cinque cal. 6,35 detenuti illegalmente; Casolari, invece, venne trovato in possesso di una rivoltella con proiettili cal. 104. 45, fucile a canne mozze con cartucce calibro 85 calibro 12, tutti detenuti illegalmentee 83 grammi di cocaina. Tutto il materiale è stato sequestrato dalla polizia.

Le indagini dei militari non si sono limitate ai quattro uomini, estendendo un’indagine approfondita anche ai Vittima della rapina, 23 anni: l’attività tecnica condotta su di lui lo ha reso possibile documentare un importante giro di spaccio di droga che ha portato, lo scorso 11 ottobre, all’arresto di un 23enne e di un 22enne sorpresi nella loro auto mentre trasportavano 2 kg di hashish. Concordando con l’ipotesi investigativa dei carabinieri, anche la Procura di Ferrara ha emesso un mandato di perquisizione nei confronti del giovane, eseguito anche nella mattinata del 13 maggio. I sospetti degli investigatori si rivelarono presto fondati: nella sua abitazione venne ritrovato un panetto di hashish del peso di 132 grammi. Il ragazzo era allora arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e posto agli arresti domiciliari.

Nel pomeriggio di martedì 14 maggio il gip del tribunale di Ferrara ha convalidato l’arresto e il 23enne è stato rilasciato in attesa del processo, mentre nelle ore successive l’interrogatorio di garanzia dei due arrestati finiti in carcere.

 
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