14 giugno 1998, l’Arezzo vince la finale playoff. Tra gioia e umorismo – .

14 giugno 1998, l’Arezzo vince la finale playoff. Tra gioia e umorismo – .
14 giugno 1998, l’Arezzo vince la finale playoff. Tra gioia e umorismo – .

Quando il passi del Melani di Pistoia cominciava a riempirsi, il corner che ospitava gli spezzini era già gremito. E allora gli aretini che entravano sugli spalti, in risposta agli sfottò degli avversari, cominciavano a cantare: “il primo treno, è solo il primo treno”. Alla fine i treni erano tre. Pieno di tifosi amaranto accorsi a vedere la finale dei playoff. Era solo C2 ma contava tantissimo, perché a cinque anni dalla radiazione si materializzava la possibilità di tornare in quella terza serie rubata ad Arezzo dai bilanci in perdita e dalla cieca intransigenza della squadra. Edificio.

Decine di auto private, pullman e minibus si avviano lungo l’autostrada. Quante persone ha mobilitato la squadra allenata da Serse CosmiQuello 14 giugno 1998, non si è mai saputo esattamente: chi dice cinquemila, chi dice seimila. Il fatto è che erano tanti. Gente entusiasta, affamata di calcio, che di lì a poco avrebbe vissuto una delle pagine più belle dei cento anni di vita del club.

C’era gente di buon umore allo stadio in quella calda domenica di fine inizio primavera. Tanto che non mancavano le persone simpatiche due pali e striscioni mostrato con orgoglio. Ricordiamo quelli gastronomici (Noi con il vinsanto, tu con il cuore; Lo chef consiglia coniglio alle spezie), quelli coniati per l’occasione (Piovarà?; Arrivo), quelli da sballati (Corrado vola; Siamo tornati; Il tuo incubo; Ultras vita), fino allo stendardo più famoso, giocoso e apprezzato di tutti: La cicala deve essere amaranto.

Tutti sanno come finì quella partita. Per Arezzo rappresentò un importante crocevia, in un periodo destinato a produrre grandi soddisfazioni fino al 2007l’anno della loro ultima partecipazione in B. Dal 1998 ad oggi gli amaranto hanno disputato 3 stagioni in B, 17 in C1/Lega Pro e 6 in D. Spezia invece, uscito sconfitto quel giorno, salì in Serie B due stagioni dopo, salvandosi nel 2007 ai danni dell’Arezzo. Per i liguri, un capitombolo tra i dilettanti nel 2008, 11 stagioni totali in Serie B e addirittura 4 in Serie A, un obiettivo che da queste parti ci è sempre sfuggito.

 
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