“Con noi nessun grande fratello fiscale” – .

MILANO – Giorgia Meloni prende le distanze dal suo contatore di reddito. “Questo governo non presenterà mai nessun “grande fratello fiscale”. Sono sempre stato contrario ai meccanismi invasivi di misurazione del reddito applicati alla gente comune”, ha scritto il primo ministro, spiegando che “l’attuazione della delega fiscale, effettuata in particolare da Il Vice Ministro dell’Economia Leo, finora si è andati nella direzione di migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelando i lavoratori onesti e contrastando la grande evasione fiscale, quella, per così dire, dei sedicenti poveri con ville, barche e supercar. Continueremo in questa direzione, sempre dalla parte dei cittadini”

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“Sull’ultimo decreto recentemente varato dal Mef che nelle intenzioni delimita l’azione di verifica dell’amministrazione finanziaria, ne parlerò personalmente con il viceministro Leo, al quale ho anche chiesto di venire a riferire al prossimo Consiglio dei ministri. E se saranno cambiamenti necessari, sarò il primo a chiederli”, ha aggiunto.

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L’iniziativa della Lega è ancora più massiccia. Con un ordine del giorno nel decreto Superbonus il partito “impegna il governo a chiarire la portata del decreto ministeriale, confermando il superamento dell’istituto del misuratore del reddito”. L’emendamento parla di “preoccupante risonanza mediatica attorno ad una vecchia visione del rapporto tra contribuenti e amministrazione” a seguito della pubblicazione del decreto ministeriale sulla Gazzetta Ufficiale il 20 maggio. La Lega, si precisa, «ha sempre ritenuto che gli strumenti induttivi», come il misuratore dei redditi, «non offrano benefici tangibili e concreti nella doverosa lotta all’evasione fiscale».

Salvini: “Spero sia un passato che non ritorni mai più”

Sul tema è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini: “Spero che sia un passato che non torna”, ha detto del contatore dei redditi. “Preferisco – dice – che vengano accertati i fatturati reali, non quelli presunti, la punizione della presunta ricchezza non è degna di un Paese civile”.

Tajani: “Chiederò l’abolizione del contatore dei redditi”

No secco anche da Forza Italia. “Il misuratore del reddito non funziona: è uno

Uno strumento obsoleto e superato che piace alla sinistra e crea non poche polemiche. Farò di tutto affinché venga abolito. Al prossimo Consiglio dei ministri presenterò la proposta di abrogazione. Ne parlerò con Leo e ne chiederò l’abolizione”, ha detto il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani a margine di un seminario alla Farnesina.

Ruffini: “Il misuratore del reddito è uno strumento residuo”

In giornata si è registrato anche l’intervento del direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Ruffiniminimizzando il ruolo dello strumento: «Il misuratore dei redditi è sempre stato uno strumento residuale, utilizzato solo quando l’amministrazione finanziaria non ha elementi per ricostruire il reddito di un contribuente, come nel caso degli evasori totali che non hanno presentato la dichiarazione , non hanno reddito, ma dimostrano una significativa capacità di spesa”, ha detto Ruffini.

La parziale inversione di marcia del governo scatena anche l’opposizione. “Sentire Ascoltare. La Meloni ora annuncia che vi salverà dal metro dei redditi, dal ‘grande fratello fiscale’”, ha commentato il leader M5s Giuseppe Conte. «Così dice. Il Governo Meloni ha però inserito nel decreto pubblicato il misuratore dei redditi. Stava dormendo o c’era anche Conte? Nelle mani di chi siamo? Pensano che i cittadini siano ingenui, da ingannare. Come sulla scheda elettorale con le finte nomine. Come quando si comportano da leoni annunciando le tasse bancarie sui social per poi trasformarsi di nascosto in simpatici coniglietti che non chiedono nemmeno 1 euro dei 28 miliardi di utili dei grandi istituti mentre esplodono i mutui per i cittadini. Basta con le prese in giro.”

 
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