“L’ANAC lascia la valutazione alla Regione. Incompatibilità e conflitto da valutare” – .

“L’ANAC lascia la valutazione alla Regione. Incompatibilità e conflitto da valutare” – .
“L’ANAC lascia la valutazione alla Regione. Incompatibilità e conflitto da valutare” – .

L’AQUILA – “Con scrupolo e correttezza l’Autorità Anticorruzione rilancia il “caso Quaglieri” chiamando in causa gli organi della Regione: il presidente del Consiglio, il presidente del Consiglio e la Giunta elettorale: tocca a loro valutare il merito del rispetto della LR 51/2004 in materia di ineleggibilità, non candidatura e decadenza dalla carica di consigliere regionale. Non è quindi chiara l’enfasi con cui Quaglieri e Marsilio hanno commentato il parere.

O meglio, è chiaro che pensano di esserci scampati per un pelo, avendo avuto paura, o meglio terrorizzato, del parere dell’ANAC. Una paura, o un terrore, che nasconde la consapevolezza dei rischi che ancora corrono. Prova di ciò è che – per legittima tutela – nel tentativo di ricucire la situazione incriminata, hanno sospeso i pagamenti decisi dal Consiglio (e con il voto di Quaglieri) alla struttura sanitaria di cui l’assessore è impiegato in qualità di primario chirurgo e direttore sanitario dell’Afo. .

Se il Comune fosse stato sicuro del proprio operato, della correttezza del comportamento di Quaglieri e dell’assenza di rischi, non avrebbe certo dovuto bloccare l’erogazione dei fondi alla casa di cura Immacolata di Celano, unica struttura accreditata a non avere i contributo riconosciuto con deliberazione del Consiglio n. 1002 del 28 dicembre 2023.

D’altro canto, la Commissione elettorale della Giunta regionale sta svolgendo un necessario approfondimento, chiedendo ulteriori pareri alle strutture amministrative e legislative regionali, data la delicatezza della questione e le gravi conseguenze che potrebbe avere”. Così i consiglieri Pd Pierpaolo Pietrucci, Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Sandro Mariani e Antonio Di Marco in un comunicato sul caso Quaglieri.

E aggiungono: «Ci chiediamo: come si è comportato Quaglieri, assessore al Bilancio, sui provvedimenti consiliari che riguardavano direttamente gli interessi finanziari e imprenditoriali della clinica dove lavorava? È considerato legittimo e moralmente corretto votare risoluzioni a favore dei propri datori di lavoro? Questo comportamento non rappresenta un evidente conflitto di interessi in violazione dei principi di imparzialità e trasparenza che dovrebbero guidare l’azione amministrativa?”

Proseguono gli assessori: «Non emerge con chiarezza un’incompatibilità tra il ruolo istituzionale di governo della cosa pubblica e l’interesse privato di un dipendente di una struttura sanitaria privata che beneficia di risorse regionali? Insomma, la questione è del tutto aperta. E con lo scrupolo e il rigore che la materia richiede, verificheremo tutte le Delibere precedentemente approvate e quelle che verranno proposte d’ora in poi.

L’interesse pubblico, la trasparenza amministrativa e l’etica individuale richiedono che gli eletti siano al di sopra di ogni sospetto. Come dice la nostra Costituzione (art. 54): ‘I cittadini cui sono affidate pubbliche funzioni hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore‘.”



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