Oltre 3mila cittadini al primo Tuscia Pride nella città dei papi – .

Diritti queer e trans – Viterbo – Contro ogni forma di odio e discriminazione – Il corteo che attraversa tutto il centro storico è partito da via delle Fortezze e terminerà in piazza Sallupara – Tanti i politici presenti – Il sindaco Frontini si limita a salutare

di Daniele Camilli

Viterbo – Per i diritti queer e trans e contro ogni forma di odio e discriminazione è partito il primo TusciaPride della storia di Viterbo. Oltre 3mila partecipanti. Un grande corteo per difendere i diritti di tutti i cittadini.

Oltre 3mila cittadini al primo Tuscia Pride nella città dei papi


Il corteo è partito da via delle Fortezze-porta Romana. Successivamente si proseguirà lungo via Giuseppe Garibaldi, via Cavour, piazza del Plebiscito, via Roma, Corso Italia, piazza Giuseppe Verdi, via Guglielmo Marconi, piazza Martiri d’Unità, via Ser Monaldo, via San Giovanni Decollato, piazza Trinità, via Santissima Maria Liberatrice, Piazza San Faustino e Piazza Sallupara. Infine, in Piazza Sallupara, concerto con band locali e dj set.

“F(e)roce davvero” è lo slogan della manifestazione.

Giancarlo Mazza e Mirko Giuggiolini


Insieme al presidente e deputato del TusciaPride Giancarlo Mazza e Mirko Giuggiolini, ci sono anche la consigliera regionale Marta Bonafoni, la senatrice Alessandra Maiorino (M5s) con Letizia Morace, la segretaria provinciale del Pd Manuela Benedetti, la coordinatrice provinciale dei 5 Movimento Stellare Massimo Erbetti, i consiglieri comunali Alfonso Antoniozzi, Elena Angiani ed Emanuele Aronne, i consiglieri comunali Francesco Buzzi, Alessandra Croci, Alessandra Troncarelli, Francesca Sanna, Federico Tonnicchi, la senatrice accademica Lucia Ferrante, il segretario dei Giovani Democratici Francesco Boscheri e la presidente del Kyanos Marta Nori. Enrico Mezzetti presidente dell’Anpi Viterbo. La presidente della Pro Loco Viterbo Irene Temperini.

Il sindaco Chiara Frontini è passato solo per salutare.


“Una scelta, quella di Piazza Sallupara – spiega il vicepresidente del TusciaPride, Mirko Giuggiolini – tutt’altro che casuale. Oltre ad essere un luogo spesso emarginato, Sallupara è legato anche allo stupro di una ragazza da parte di due militanti di estrema destra. Mettere fine al Pride significa riportare in quella piazza diritti, aggregazione e libertà”.


Oltre 3mila cittadini al primo Tuscia Pride nella città dei papi


Molte persone si sono iscritte all’evento di oggi, tra queste, oltre 20 amministrazioni, tra cui Comune e provincia di Viterbo, Università della Tuscia, sindacati dei lavoratori e Arcigay.


Oltre 3mila cittadini al primo Tuscia Pride nella città dei papi - Il vicesindaco Alfonso Antoniozzi

Oltre 3mila cittadini al primo Tuscia Pride nella città dei papi – Il vicesindaco Alfonso Antoniozzi


Un Pride, quello di oggi, accompagnato da un manifesto politico con cui gli organizzatori, tra le altre cose, chiedono matrimonio paritario, un tavolo di dialogo permanente tra associazioni queer ed enti locali, l’istituzione di un servizio chirurgico pubblico per l’affermazione di genere, uffici antidiscriminazione, panchine arcobaleno, sostegno alla realizzazione di meeting luoghi per la comunità queer e l’adozione da parte di persone queer.

Daniele Camilli

1 giugno 2024

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  14. “Dignità, uguaglianza e contrasto ad ogni forma di odio… Il primo congresso Tusciapride a Viterbo”
 
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