Carne conservata tra terra e sangue stantio nei bazar di Castelfranco Veneto. Sugli scaffali ci sono anche i cibi scaduti – .

Carne conservata tra terra e sangue stantio nei bazar di Castelfranco Veneto. Sugli scaffali ci sono anche i cibi scaduti – .
Carne conservata tra terra e sangue stantio nei bazar di Castelfranco Veneto. Sugli scaffali ci sono anche i cibi scaduti – .

CASTELFRANCO VENETO (TREVISO) – Carne conservata in condizioni pessime tra sporcizia e sangue essiccato e cibo scaduto nei bazar di Castelfranco e parrucchieri con carenze igieniche. Nelle ultime settimane la Polizia Amministrativa del Comando di Polizia Locale ha messo in atto una serie di controlli locali a tutela del consumatore. Un’azione attenta e mirata con controlli che si sono concentrati, con maggiore attenzione, sugli esercizi etnici o gestiti da stranieri come bazar, macellerie, bar, slot machine, parrucchieri e altri esercizi commerciali con vendita al pubblico.

I controlli nel bazar di Castelfranco

Nel corso dei sopralluoghi alle macellerie e ai bazar etici del territorio di Borgo Pieve, Borgo Treviso e Borgo Padova, l’ cibo scaduto (anche da due anni)conservazione degli alimenti, in particolare la lavorazione carne in cattive condizioni igieniche, tra sporco e sangue secco. Con il Servizio di Igiene Alimentare e Nutrizione dell’Azienda Sanitaria gli agenti della Polizia Locale hanno ha effettuato un sopralluogo in una macelleria dove in precedenza gli agenti locali avevano trovato un bancone refrigerato con le carni esposte senza alcun riferimento (tipologia di carne, provenienza, prezzo) e senza separazione tra loro mediante miscelazione. Trovato nel magazzino di un bazar tra cibo mal conservato e sporcizia un dormitorio con veri e propri letti collocati tra le derrate alimentari sfuse.

Le verifiche hanno prodotto anche segnalazioni agli organi competenti (SIAN e NAS).

Maxi multe per i negozi

Sono state sanzionate anche le imprese che hanno offerto al pubblico prodotti di origine estera senza il regolamento etichettatura in italiano contenente informazioni per il consumatore. Sono state inflitte anche sanzioni mancata visualizzazione dei prezziintere vetrine e scaffali di prodotti senza alcuna indicazione del prezzo al consumatore finale e, in alcuni casi, prodotti scontati che non riportavano la corretta indicazione del prezzo originario, ingannando il cliente.

I parrucchieri

Alcuni saloni di parrucchiere gestiti da cittadini stranieri sottoposti a controlli nelle zone di Borgo Pieve e Borgo Treviso, hanno manifestato carenze dal punto di vista igienico e l’assenza del responsabile o del direttore tecnico o della persona dotata delle competenze necessarie per mantenere aperta l’attività. In un caso, il responsabile era residente a Catanzaro, o un prestanome, con il solo scopo di poterlo indicare in Scia e aprirlo, violando la normativa di settore.

 
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