“A Civitavecchia focus sui reati fiscali” • Terzo Binario News – .

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Il discorso del magistrato nell’aula B del tribunale di Civitavecchia, davanti a colleghi, sindaci ed esponenti laici e religiosi: “Sarò il decimo procuratore di via Terme di Traiano”

Si è insediato questa mattina il nuovo procuratore della Repubblica di Civitavecchia Alberto Liguori.

Lasciato venerdì scorso l’ufficio giudiziario di Terni, oggi si è svolta la cerimonia nell’aula B del tribunale di Civitavecchia. Il suo discorso è stato sobrio davanti a colleghi, sindaci e leader laici e religiosi che affollavano la sala.

Sono stati toccati alcuni punti interessanti: “A Civitavecchia faremo lavoro di squadra, con Procura e Tribunale nel rispetto dei rispettivi ruoli. Il pubblico ministero sostiene l’accusa dello Stato, non vince né perde i processi. Rendiamo giustizia agli avvocati in quest’aula di tribunale, dove verranno tralasciati i fatti politicamente rilevanti, non quelli giuridicamente rilevanti”.

Liguori passa in rassegna il rapporto con la stampa: “La legge Cartabia va rispettata, con la stampa la responsabilità esclusiva spetta alla Procura ed è un compito delicato. D’ora in poi dico no ai pettegolezzi.

L’unico datore di lavoro per me è la Costituzione e la legislazione italiana. Sono contrario a due anni di ferie per una procura, e non miglioro mai il lavoro altrui, semmai lo porto a termine. Quella iniziata anni fa con Vardaro e proseguita con Gentile.
Nel territorio di competenza della Procura ci sono 13 comuni per 400mila abitanti, con 8mila nuove denunce all’anno. Dieci ufficiali lavorano e io sono uno dei dieci”.

Altri temi toccati: tempi rapidi per i casellari giudiziari, (“ascoltando il mondo forense faremo meno danni”), il procuratore capo ha preso informazioni “acquisite” sul diluvio di droga, documenti falsi, tabacchi e contrabbando di importanti marchi e furti consumati all’aeroporto di Fiumicino che colpiscono il territorio”.

“Focus sulle risorse del Pnrr focus sulla caccia alle truffe: fallimenti sì ma no fino alla bancarotta consumata. Attenzione alla medicina del territorio, all’alimentazione, alla sanità e all’igiene del lavoro. Poi andremo tutti a scuola, me compreso, per lo sviluppo professionale”.

Questo il testo completo del suo discorso di insediamento:

“Oggi ho l’onore di prendere residenza in una delle sedi più importanti del Lazio e sento il peso delle responsabilità che sono chiamato ad assumermi e mi conforta sapere di poter contare sulla vicinanza delle realtà locali, istituzioni religiose, civili e militari e sulla collaborazione dei cittadini di questo territorio, che servirò con onore e rispetto.

Mi rivolgo, in particolare, ai 13 Sindaci della nostra Circoscrizione, veri eroi e garanti del buon andamento della cosa pubblica, ai quali garantirò rispetto e limiterò il più possibile le invasioni, salvo ogni sconfinamento nel settore criminale affidato al mio cura.

Un ringraziamento di cuore alla stampa, voce libera e indipendente e veicolo di promozione delle libertà costituzionali dei cittadini.

Ricordo, con Guido Calabrese, che il processo non ha il compito di risolvere problemi sociali o impartire lezioni morali. Il suo compito consiste nel risolvere il problema specifico sottoposto al suo giudizio. Indro Montanelli diceva “un buon giudice è un buon giudice quando non dimentica che è un uomo. L’uomo va compreso, prima ancora che giudicato”. Queste regole etiche valgono anche per il buon giornalista che, a mio avviso, deve essere più interessato al movente del delitto e meno all’identità dell’autore del reato, attento a non ledere il suo diritto costituzionale alla privacy.

Le missioni che mi sono prefissato:

1) la separazione dei poteri e il rispetto delle relative missioni. Al Legislatore l’attenzione ai bisogni dei cittadini e l’assoluta libertà delle scelte normative per garantirli; al potere esecutivo la traduzione delle scelte legislative in diritti effettivi; al potere giudiziario la sanzione della soppressione e compressione dei diritti costituzionali dei cittadini lesi nei casi concreti;

2) la missione giudiziaria. A quasi due anni dalla vacanza della carica di Pubblico Ministero, i miei più sentiti ringraziamenti al Dott. Vardaro per l’ottimo lavoro svolto in passato ed al Procuratore Reggente, Dott. Gentile, proseguendo, per aver garantito quantità e qualità alla domanda di reato giustizia in condizioni certamente non favorevoli. Le forze in grado di gestire quasi 8.000 casi penali all’anno sono affidate a 10 magistrati professionali e 9 magistrati onorari. Governare il diritto ad una giustizia penale equa e rapida per quasi 400.000 residenti, esclusi i viaggiatori che raggiungono il nostro territorio via aerea e via mare, non sarà compito semplice e comunque, in primo luogo, il rispetto dei diritti degli utenti, dalla richiesta di casellario giudiziale al diritto all’informazione penale per tutte le parti coinvolte nel processo. Rispetto del diritto di difesa, nell’attesa che si veda presto il suo inserimento nella Costituzione dell’Avvocatura, con Discovery che anticipa quanto più possibile gli atti del processo per rendere effettivi i diritti dei clienti come previsto dagli articoli. 24 e 111 della Costituzione;

3) la missione investigativa. L’obiettivo principale che mi pongo è quello di ottenere la sentenza emessa in nome del popolo italiano attraverso il metodo costituzionale del giusto processo. Gli obiettivi strategici investigativi, osservando i nuovi mercati criminali, saranno i seguenti settori: a) gli aspetti criminali degli investimenti di risorse del PNRR in collaborazione con OLAF e EPPO;

b) il settore fiscale insegue i mutuatari che fanno affari senza pagare il costo del lavoro e le tasse al Tesoro, creando un sistema di concorrenza sleale a danno della stragrande maggioranza degli imprenditori onesti in questo settore;

c) il settore fallimentare, della sicurezza sul lavoro, della sicurezza alimentare e ambientale. Gli strumenti legislativi e regolamentari per affrontare le nuove sfide sono affidati al cantiere delle riforme in discussione in Parlamento: non parlerò del disegno di legge costituzionale Nordio perché come funzionario dello Stato osserverò le leggi che il mio unico datore di lavoro mi dirà osservare.

Diversamente, per la DDI per la riforma del processo penale ne parlo perché è di natura tecnica e non politica. 1) Le intercettazioni sono uno strumento di lavoro indispensabile che deve essere maneggiato con estrema cautela per il diritto costituzionale alla riservatezza delle parti del procedimento e dei terzi coinvolti: ad oggi pubblichiamo solo le conversazioni autorizzate dalle parti del processo di coloro che sono irrilevanti e lesivi dei diritti; domani pubblicheremo quelle utilizzate dal giudice nella sua sentenza. Il limite è l’inclusione di tutte le conversazioni, anche quelle non utilizzate, nel fascicolo del processo. Forse sarebbe meglio pubblicare le conversazioni utilizzate dal giudice e quelle filtrate dalle parti, il resto va distrutto; 2) l’interrogatorio preventivo dell’indagato in occasione dell’emissione di un’ordinanza cautelare, salvo che sussista pericolo di fuga e inquinamento delle prove e sia in corso un procedimento per delitti di mafia e da codice rosso. Insomma, visto il pericolo di reiterazione del delitto, prima l’interrogatorio per avere una lettura alternativa a quella della Procura. Condivido la scelta perché rispetta i diritti costituzionali delle parti, rendendo effettivo e paritario il ruolo dell’avvocato; 3) i limiti al ricorso del PM Sono parzialmente d’accordo con la scelta: sono favorevole all’inimpugnabilità dei reati indicati nel primo comma dell’art. 550 cpp, non così per quelle di cui al secondo comma, per l’elevata severità che intendono sanzionare. Sì, si pensi alle violenze, alla resistenza a pubblico ufficiale, alle risse aggravate, ai furti aggravati e alla ricettazione.

Si è detto all’inizio che compito del magistrato è quello di contrastare la violazione delle libertà costituzionali del cittadino. Democrazia, diritti conquistati e uguaglianza non sono una fotografia da ammirare ma sono un film, in cui siamo tutti protagonisti.

Il lieto fine dipende solo da come sappiamo interpretare la nostra parte”.

Il Pubblico Ministero Alberto Liguori

Pubblicato martedì 4 giugno 2024, ore 18:44:31 © TUTTI I DIRITTI RISERVATI

 
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