Ancona, attacco al locale, tifosi infuriati, club tesserato. Ma ora la palla passa al Covisoc – News Ancona-Osimo – CentroPagina – .

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ANCONA – Terremoto Anconetano: di tutto e di più è successo ieri, 4 maggio, che scadeva il termine per laiscrizione al prossimo campionato. Iscritta l’Ancona, ma sub judice, nel senso che l’intera giornata di ieri è stata utilizzata dalla società per poter pagare il dovuto stipendio di marzo e aprilecondizione indispensabile per ottenere la patente nazionale utile per essere ammessi alla serie C. Oggi è quindi registrata l’Ancona, ma il Covisoc controllerò nei prossimi giorni regolarità di tutte le aziende registrate, e potrebbero essercene alcune qui sorprese. Ieri mattina, infatti, il presidente biancorosso Tony Tiong ha lasciato che Consiglio di Amministrazione di non poter far fronte al pagamento di 450mila euro che servivano per pagare gli stipendi e quindi completare l’iter necessario per l’iscrizione, già effettuato con il versamento dell’ 60 mila euro più fideiussione di 350 mila euro. I tentennamenti erano cominciati nei giorni precedenti, ma ieri, 4 giugno, termine ultimo per la scadenza, nelle prime ore dell’Italia, il presidente dall’altra parte del mondo si è tirato indietro.

Perché non può o perché non vuole, la differenza a quel punto contava poco, bisognava trovare urgentemente 450mila euro e la “bomba” anconetana è esplosa nelle prime ore del pomeriggio quando l’addetto stampa della Dorian, Paolo Papili, voce dell’Ancona nella telecronaca radiofonica di ogni fine settimana, ha rassegnato le dimissioni. Da lì il caosle spiegazioni in sede prima alla stampa e poi ad una prima parte di tifosi, la corsa contro il tempo dell’amministratore delegato Roberta Nocelli e il consigliere Antonio Postacchini – è chiaro a questo punto che Roberto Ripa è fuori dalla società, ma lo era anche prima – insieme al socio di minoranza Mauro Canil e al sindaco di Ancona Daniele Silvetti per individuare chi potesse procedere al pagamento entro la mezzanotte.

I danni allo stadio dell’Ancona dopo l’aggressione dei tifosi

Intanto in serata la maggior parte della tifoseria organizzata è entrata nel locale, in via Schiavoni, per a faccia a faccia duro, estremo, fatto di rabbia mischiato con incredulità, tavoli rovesciati, scrivanie sradicate e animi surriscaldati, forze di polizia che faticano a riportare la calma dopo l’acceso confronto. Poi ilAspettare di centinaia di tifosi fuori dai cancelli della FIGC, sede anche dell’Ancona, con una delegazione di tifosi “autorizzati” ad attendere notizie all’interno della sede, per poi essere comunicate alla città lasciata ai tifosi cancelli presidiati e blindati. Dopo mezzanotte la notizia che il pagamento sarebbe stato effettuato, notizia ancora da verificare. Bisogna capire chi, come, perché – ieri sera correva voce che un imprenditore attraverso il presidente onorario Mauro Canil avrebbe effettuato il versamento ma che in cambio avrebbe voluto rilevare l’Ancona zero euro – in un futuro improvvisamente trasformato in a incubo dasfuggente Tony Tiong, sempre più lontano, sempre meno mecenate.

 
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