Bisceglie-Vigor Lamezia, playoff: gioie e dolori decisi e ribaltati in un attimo

Bisceglie-Vigor Lamezia, playoff: gioie e dolori decisi e ribaltati in un attimo
Bisceglie-Vigor Lamezia, playoff: gioie e dolori decisi e ribaltati in un attimo

Bisceglie, 2 giugno, si gioca la gara di ritorno della semifinale dei playoff nazionali di Eccellenza. L’andata conclusasi con un pirotecnico 3-3 è il preludio a questa giornata dalla posta in palio altissima, nella quale sono in gioco il passaggio alla finale e la possibilità concreta di accedere alla categoria superiore.

Un inedito, almeno per me, Bisceglie-Vigor Lamezia, non può che incuriosirmi. Ritorno nella bella cittadina del nord barese dopo il derbissimo con Molfetta. Non c’è il pienone come in quell’occasione, ma la presenza sugli spalti è comunque notevole. Il tempo però non promette nulla di buono, visto che il bel sole mattutino ha lasciato il posto ad un pomeriggio caratterizzato da nubi minacciose, che salvano dal caldo ma lasciano tutti con l’incertezza di forti acquazzoni. Fulmini e tuoni che si susseguono dall’inizio della partita, per fortuna restano una mera minaccia e, a parte una leggera e piacevole pioggia che tempera il caldo, tutto fila liscio.

Sugli spalti ci sono due tifoserie che ne hanno viste di tutti i colori, due piazze con storia e tradizione che, nonostante le vicissitudini, hanno risposto con la presenza, come del resto fecero nella partita d’andata.

Dopo lo scioglimento degli Ultras Bisceglie nei giorni scorsi, il loro settore vuoto emana una sensazione davvero surreale. È sempre triste quando un gruppo organizzato cessa di esistere, a maggior ragione nel loro caso, dopo averli visti più volte all’opera e aver maturato un grande senso di appartenenza, oltre a un tifo sempre bello e piacevole, sia da vedere che da sentire. L’onere di portare avanti la discussione spetta a Stand 12, un gruppo storico, radicato e tradizionalista, con esperienza da vendere. Oggi sono compattati molto bene centralmente, le mani sono buone e le bandiere sono belle. Il loro sostegno è sempre costante per tutti i novanta minuti, anche quando l’eliminazione del Bisceglie sembra ormai a una manciata di secondi: loro, però, continuano a crederci, sostenendo sempre l’undici in campo, per poi essere premiati nel all’ultimo secondo degli otto minuti di recupero da un gol che fa letteralmente impazzire lo stadio.

I tifosi ospiti da Lamezia arrivano in numeri davvero importanti. Occupano l’intero settore e lo colorano con bandiere biancoverdi, creando un bellissimo effetto cromatico e uno splendido colpo d’occhio.

Anche loro sono autori di un tifo che non si ferma mai, nemmeno per un secondo, senza alcun tamburo a dettare il ritmo mai facile. Bellissimi schiaffi in un settore logisticamente scomodo, lontano e angusto, dove non è mai stato facile per nessuno esprimersi al meglio. Tanti fumogeni accesi e qualche bomba, alla fine della gara l’incredibile risultato li vede sconfitti e sconsolati, condividendo e cercando di rimarginare le proprie ferite con la squadra, che è andata comunque a ringraziarli per il sostegno ricevuto. L’ennesimo boccone amaro per questa piazza che da anni è costretta a digerirne tante. Anche se sono le sconfitte a forgiare lo spirito, è anche tempo che la fortuna ripaghi con qualche sorriso, con qualche vittoria.

CO

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