“Ho la morte nel cuore”. Giocatori in smobilitazione – .

“Ho la morte nel cuore”. Giocatori in smobilitazione – .
“Ho la morte nel cuore”. Giocatori in smobilitazione – .

ANCONA Ad Ancona si respira un clima di rassegnazione: è praticamente certo che la domanda di adesione di Ancona verrà respinta, poiché ai soci non sono state pagate le mensilità di marzo e aprile. Se da un lato i tifosi sono molto arrabbiati e increduli per questo epilogo, dall’altro gli stessi giocatori dell’Ancona non si aspettavano nemmeno di ritrovarsi senza stipendio e certezze sul futuro.

Gatto: «Ho la morte nel cuore»

Secondo quanto raccolto, infatti, la società non ha ancora comunicato nulla ai giocatori e gli stipendi per marzo e aprile non sono mai arrivati. Inoltre mancano anche le mensilità di maggio e giugno, che verranno pagate successivamente (ma da chi, vista la scomparsa del signor Tiong?). In questa situazione surreale i giocatori, che si sentono abbandonati a se stessi e traditi da una proprietà che prima di questa tranche di pagamenti era sempre stata in perfetta regola nel pagare i propri tesserati (Ancona, infatti, non ha né debiti né penalità di punti), guardano giustamente in giro, in attesa dell’ormai scontato verdetto del Covisoc ma allo stesso tempo chiedendo il sostegno della Federcalcio e incaricando i propri agenti di cominciare a sondare il terreno del mercato. Nel frattempo qualcuno si è già espresso sulla questione. Capitan Gatto ha confidato ad amici e tifosi il suo stato d’animo: “Ho la morte nel cuore”. Lo stesso, ovviamente, anche per tanti suoi compagni. Barnabà e Marenco hanno invece usato i social: entrambi hanno pubblicato nelle loro storie Instagram una foto in maglia biancorossa con il cuore spezzato. Infine, un messaggio criptico da Camigliano (attualmente in prestito alla Pro Vercelli ma legato all’Ancona fino al 30 giugno 2025), che, sempre su Instagram, ha scritto: «Conta quello che fai, non quello che dici».

Tutti rilasciati

Quando la richiesta di tesseramento dell’Ancona verrà respinta dal Covisoc, al netto dei vari ricorsi e controricorsi che potrebbero susseguirsi durante l’estate per rinviare una fine già evidente, tutti i giocatori biancorossi si ritroverebbero senza contratto, liberi di accontentarsi in altre squadre. A nulla sarebbero serviti tutti gli sforzi profusi in questa stagione per rinnovare giocatori come Spagnoli, Perucchini e Paolucci e anche chi ha deciso di approdare all’Ancona – società considerata da tutti molto solida e destinata a puntare a palcoscenici più importanti in Serie C – da lungo tempo, con un contratto fino al 2025 o addirittura al 2026, si ritroverebbe improvvisamente senza certezze riguardo al suo futuro. Per farla breve, tutto il lavoro svolto negli ultimi tre anni andrebbe totalmente in fumo.

IL SETTORE GIOVANILE

Davvero tutto, compreso il settore giovanile. Dalla Primavera, che passerebbe dalla promozione alla Primavera 3 a rischio concreto di essere smantellata, al resto delle giovanili doriche che rischiano anch’esse di scomparire. A questa situazione ai limiti della realtà, inoltre, si aggiunge l’Under 17 guidata da mister Lorenzo Bilò, che domenica – al Comunale “Sorrentino” di Collemarino – dovrà disputare la gara di ritorno dei quarti di finale del Serie C Nazionale Allievi contro il Benevento (andata terminata 2-3 per i Doriani) senza sapere nulla di quello che sarà il futuro della prima squadra e, di conseguenza, anche del proprio. Dai sogni di un settore giovanile che sia una fucina di talenti, con un centro sportivo all’avanguardia, alla possibilità di perdere tutto quanto di buono fatto da giocatori, staff e dirigenti del settore giovanile. Se dovesse succedere il peggio, certamente non sarà colpa loro. Leonardo Matteucci

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
Corriere Adriatico

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Raccolta differenziata. Ferrara ‘leader’ in Emilia-Romagna – .
NEXT bene raro che costa alle aziende 0,001 euro al litro – .