«Quella lingua non mi appartiene» – .

«Quella lingua non mi appartiene» – .
«Quella lingua non mi appartiene» – .

Le parole del vicepremier, pur pronunciate in campagna elettorale, rischiano di diventare una coincidenza.

«Macron è un criminale, va fermato»: con l’avvicinarsi della fine della campagna elettoralee le parole come al solito si infiammano. Ma quelle pronunciate da Matteo Salvini al presidente francese rischiano di diventare un caso. Anche nel frastuono e nella guerra di parole dell’ultimo appello al voto.

«C’è qualcuno che vuole la guerra. Un tipo pericoloso che è Macron» ha attaccato il vicepremier leghista all’inaugurazione della nuova sede della Lega a Milano. «Se lo avessi davanti a Macron direi “vuoi la guerra, vuoi attaccare la Russia? COSÌ mettiti il ​​casco e vai, non fare incazzare gli altri cittadini europei«». A margine dell’inaugurazione Salvini ha poi aggiunto: «Le parole di Macron e il segretario generale della NATO lo sannonon del tutto chiaro: quando si pensa ai bombardamenti e agli omicidi in Russia, si è criminali. Perché ci avvicina alla Terza Guerra Mondiale. Sono felice se l’intero governo italiano la pensa come me. Quindi niente proiettili italiani da colpire in Russia e niente soldati italiani da combattere in Ucraina, se siamo d’accordo”.

Poi il leader della Lega Nord è andato oltre: «È instabile, un guerrafondaio, va fermato» – ha ripetuto riferendosi al capo dell’Eliseo.

Lo “sfogo” di Salvini è diventato presto un caso, anche in considerazione di ciò L’Italia detiene la presidenza del G7 e le dichiarazioni pesanti rischiano di non passare inosservate. Le reazioni per ora si concentrano nel campo dell’opposizione italiana: «Salvini che attacca il presidente francese dimostra di essere “inadatto” a governare, dichiara Carlo Calenda «se Salvini insulta il presidente francese rischia una crisi diplomatica tra Francia e Italia” aggiunge il leader dell’Azione. «Le parole di Salvini parlano chiaro» dichiara telegraficamente il segretario del Pd Elly Schlein.

Nel centrodestra il primo a prendere le distanze è l’altro vicepremier, Antonio Tajani, leader di Forza Italia: «Quella di Salvini è una lingua che mi appartiene. Chi urla ed è violento è debole”

Le parole di sono indicative Sandro GoziParlamentare italiano ma facente parte del Rinnovare il gruppo che si riconosce in Macron: «Che un vicepremier si esprima con parole così grossolane e violente nei confronti del presidente francese è un fatto gravissimo che altre volte porterebbe a crisi diplomatiche. Togliete il fiasco a Salvini”.

La newsletter del Diario Politico

Se vuoi rimanere aggiornato sulle novità politiche, iscriviti alla newsletter “Diario politico”. È dedicato agli abbonati del Corriere della Sera e arriva due volte a settimana alle 12. Basta cliccare qui.

7 giugno 2024 (modificato il 7 giugno 2024 | 21:03)

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV 70° anniversario della Canottieri Pesaro. Domani i festeggiamenti – .
NEXT Il Tour de France parte domani da Firenze – .