(AGENPARL) – Roma, 11 giugno 2024
(AGENPARL) – Martedì 11 giugno 2024 il cardinale Zuppi a Pistoia:
“La pace si fa in tre. Manca la comunità internazionale.
L’Europa è una cosa straordinaria, ha bisogno di manutenzione”
Il presidente della Cei interviene a Pistoia durante il convegno diocesano
“Mediare i conflitti, partecipare alla democrazia”
Il costituzionalista Simoncini: “La Costituzione dimostra che la mediazione tra persone diverse è possibile”
“La pace si fa in due, anzi in tre, e in questo momento l’entità che manca nella costruzione della pace è la comunità internazionale. Direi ragionevolmente che dobbiamo preoccuparci molto: la guerra è logica, i conflitti sono assolutamente logici, direi geometrici. Se dico che potrò colpire ovunque, è possibile che egli possa effettivamente colpire ovunque. È una sequenza geometrica, quasi chimica. Per interrompere questa sequenza, il terzo, la comunità internazionale, deve e dovrà intervenire in modo importante. L’Europa è una cosa straordinaria che necessita di un po’ di manutenzione”. Con queste parole il presidente della Cei, cardinale Matteo Maria Zuppi, è intervenuto al convegno “Mediare i conflitti, partecipare alla democrazia” – organizzato dalla Diocesi di Pistoia in collaborazione con l’UNAM Associazione Nazionale Avvocati per la Mediazione e il sostegno della Campagna Coldiretti Pistoia Amica – che visto il saluto del Vicario
generale della Diocesi di Pistoia, don Cristiano D’Angelo. Nel dibattito con esperti del mondo accademico, moderato dal direttore di Toscana Oggi Domenico Mugnaini, si è affrontato anche il rapporto tra la mediazione e la sua collocazione naturale all’interno della Costituzione.
“Nella Costituzione – sottolinea il costituzionalista e professore di diritto all’Università di Firenze, Andrea Simoncini, tra i relatori dell’incontro – ci sono riferimenti alla mediazione, cioè quelli della libertà individuale nel contesto comune. Oggi tutto sembra dire che il dialogo tra persone diverse è impossibile; ma la nostra Costituzione è la dimostrazione che è avvenuto un dialogo tra realtà profondamente diverse. La Costituzione nacque dall’incontro tra cattolici, liberali e socialisti che all’epoca mostravano differenze abissali. Questo dialogo a tre, senza alcuna esclusione, si è basato sull’inclusione e senza seguire vie ipotetiche possibili per escludere una delle parti. È al punto di incontro di queste realtà nella Costituzione che dobbiamo il successivo sviluppo. Non basta insegnare la Costituzione, occorre educarla nuovamente. C’è un dovere di solidarietà insito nella nostra Costituzione”.