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“Da solo valgo il 30%. I veleni della sinistra?. La gente ha risposto” – .

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“Da solo valgo il 30%. I veleni della sinistra?. La gente ha risposto” – .

Da Bisceglie

A rendere solenne il momento sono le lacrime, che sgorgano come dagli occhi di un bambino. Alan Fabbri viene rieletto sindaco di Ferrara con il 57,88% dei voti. La stragrande maggioranza è catalizzata dalla sua lista civica, che supera il 30%. Ha vinto lui: il suo modo di fare politica stringendo la mano alla gente delle frazioni invece di allacciarsi la cravatta davanti ai notabili. Ecco com’è. La gente lo chiama per nome. Non ha vinto Fabbri, ha vinto Alan. Non convenzionale, con i capelli raccolti in una coda di cavallo. Cinque anni fa interruppe il governo monopartitico della sinistra, che durava da oltre settant’anni. Ma la seconda volta, forse, è ancora più significativa. Sì, perché non solo ha vinto ma ha preso più voti che nel 2019. Dopo cinque anni al governo.

Sindaco Fabbri, come si sente?

“È la quarta volta che sono eletto sindaco. Due volte a Bondeno, due volte a Ferrara. Insomma, non dico che sia una cosa a cui sono abituato, ma ha il sapore di un risultato a cui in fondo non ho mai avuto motivo di preoccuparmi”. dubitare”.

Davvero vi aspettavate un risultato di questa portata, soprattutto dalla vostra lista civica?

“Onestamente non era prevedibile un successo così ampio e pervasivo della mia civica, anche se nel corso della campagna elettorale ho ricevuto diversi segnali inconfutabili di profondo apprezzamento. Speravo di arrivare al 60%, ma mi accontento del 58% (ride)”.

Rispetto alle vittorie di Bondeno, cosa c’è di diverso in quelle di Ferrara?

“Bondeno è stata per me una grande palestra a livello di esperienza amministrativa, prima come consigliere e poi come sindaco. Si tratta però di una dimensione decisamente più limitata. Ferrara è la capitale, le dinamiche sono diverse e, sicuramente, conquistare la Capitale per la seconda volta confesso che dà una grande gioia”.

Avete già qualche idea per la composizione del consiglio?

“È un po’ prematuro, ma posso dire che ci saranno conferme di bravi amministratori che hanno svolto con me un buon lavoro in questi anni, così come posso dire che ci saranno sicuramente delle piacevoli novità”.

Hai idea dei tempi?

«Penso alla fine della prossima settimana. Mi prenderò qualche giorno di riposo, poi inizierò le consultazioni”.

Come vede la sfida regionale dal punto di vista di uno dei sindaci di centrodestra più apprezzati?

«Secondo me con un candidato civico non legato alle dinamiche dei partiti diventa contendibile e il centrodestra può provare a conquistare il feudo. Anche perché Bonaccini non ci sarà più”.

Questa mattina si è congratulato con lei.

“Sì, Stefano mi ha chiamato per fare i complimenti a Stefano per fargli i complimenti e lo ringrazio. Così come ringrazio Matteo Salvini per il messaggio di incoraggiamento”.

Cosa ti senti di dire al tuo concorrente Fabio Anslemo?

“La sua campagna elettorale è stata tutta incentrata sulle critiche, sull’odio che leggo non è ancora finito perché ha dichiarato che non mi lascerà arrivare politicamente alla fine della legislatura. Tutto ciò non ha dato i suoi frutti. Ferrara ha risposto: indietro non si torna”.

 
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